mercoledì 21 marzo 2012

Intervista: Daniele De Stefano, autore de L'ombra delle rose

Eccovi una nuova intervista, questa volta con Daniele De Stefano :) Buona lettura!

1. Benvenuto Daniele, grazie per aver accettato l'invito a questa intervista. Per rompere un po’ il ghiaccio inizierei con le domande classiche, del tipo: Chi è Daniele? Descriviti ai nostri lettori.
Ciao a tutti, mi chiamo Daniele De Stefano e sono un autore emergente di Reggio Calabria e sono felice di presentarvi il mio primo romanzo dal titolo L’Ombra delle rose; un thriller fantasy dai contorni surreali. Quest’opera rappresenta il mio esordio nel mondo degli scrittori.

2. Come è nata la passione per la lettura? C'è stato un momento decisivo nella tua vita oppure è stato più un processo graduale?
Direi che si è trattato di un processo graduale. Non ho capito subito ciò che mi piaceva leggere, ma l’ho fatto scoprendo gradualmente ogni autore. Ho cominciato, infatti, leggendo occasionalmente, per poi appassionarmi a dei determinati generi per poi aumentare l’intensità di lettura giorno dopo giorno.

3.
Quando hai iniziato a pensare di voler provare la carriera di scrittore?
Voluto da sempre! Scrivere mi ha sempre soddisfatto, ma pensare di sottoporre a qualcuno ciò che scrivevo, onestamente, è stata un’idea recente anche perché, fino a poco tempo fa, non sapevo come muovermi e a chi rivolgermi.

4. Negli anni in cui hai scritto L'ombra delle rose hai mai avuto la tentazione di mollare?
No. Questo perché, come dicevo prima, non avevo mai pensato di sottoporre il manoscritto a qualche casa editrice, quindi non avevo necessità di rispettare delle tempistiche, per cui, quando non avevo l’ispirazione, mi concedevo a pause piuttosto lunghe. Lasciavo riposare la mente e quando ero di nuovo pronto, riprendevo il mio romanzo con idee più fresche.

5. Hai un particolare momento della giornata e luogo in cui ti piace scrivere?
Credo che la voglia non dipenda dall’ora della giornata. Un giorno mi son messo a scrivere di notte, quindi credo che tutto dipenda dalla fantasia che può insorgere a qualsiasi ora. Naturalmente i luoghi in cui ci si trova alimentano questa ispirazione: per esempio scrivere nel tuo studio, sulla tua scrivania alimenta idee sicuramente più povere di quando si scrive davanti ad un panorama di sera.

6.
C’è un genere che ti piace molto leggere? Hai mai pensato di scrivere un libro proprio di quel genere?
Penso che qualsiasi scrittore conservi un genere in particolare nel cuore e tenta sempre di creare qualcosa che segua quel genere. Io adoro il romanzo gotico, mi affascinano le bellezze immerse nella perdizione. Credo sia abbastanza toccante il lato oscuro della vita; ad esempio leggere una storia d’amore in uno scenario paranormale e un po’ cruento per me è molto toccante. Ti spinge a ricercare con più entusiasmo una speranza, per cui ho cercato di dare al mio romanzo proprio quel genere.

7.
Domanda classica: autore e libro preferito?
Dracula di Bram Stoker, dove la storia d’amore tra Jonathan Harker e Mina Murray, viene tormentata dall’arrivo in Inghilterra del Conte. Questo è il genere di cui parlavo prima.

8.
E-book si o e-book no? Questa è una domanda che tormenta noi lettori, come si può rinunciare alle sensazioni che proviamo tenendo in mano un libro?
Si rinuncia con la sensazione odierna che si prova tenendo un tablet in mano per esempio. Vivere in un mondo tecnologico, inevitabilmente, porta dei notevoli cambiamenti alla “classicità” delle cose. Quindi credo sia necessario l’ e-book, dove la tecnologia ha preso il sopravvento, è tutta una questione di abitudine. Naturalmente i libri non spariranno, quindi ognuno può rimediare alle nostalgie.

9.
Passiamo alle domande sul tuo libro, L'ombra delle rose; puoi raccontarci qualcosa in più sui personaggi?
Chanel e Damien sono dei personaggi particolari, perché hanno delle capacità espressive ed emotive incredibili e la loro storia d’amore è alimentata da queste capacità. Diventa troppo bella per essere travolta da un evento surreale. Il capitano Dumont e il professore Marelli sono dei personaggi con un  ruolo più marginale, ma non per questo meno fondamentale. Sono molto carismatici e portano avanti le loro differenti idee con convinzione, per dimostrare di avere ragione.

10. Cosa ti ha fatto decidere di ambientare la storia in Francia?
La Francia, come anche alcune parti dell’Italia come Venezia, è il cuore delle ambientazioni di un romanzo gotico. Sembrerebbe strano ma, quando decisi di ambientare il romanzo in Francia non la conoscevo bene, ci sono andato qualche mese fa e ho scoperto di aver fatto benissimo a scegliere quell’ambientazione.

11. Dalla trama sembrerebbe esserci spazio per un prequel, hai pensato di realizzarlo?
Qualche pensiero l’ho fatto, ma è difficile creare dei sequel quando non si conoscono le opinioni del primo lavoro. Non so ancora che impressione abbia potuto dare il mio romanzo ai lettori. Non dico di aver prodotto un capolavoro, anzi la mia critica verso me stesso è forte e alcune volte credo di aver sbagliato qualcosa, ma questo perché ogni autore desidera sempre di perfezionarsi.

12. Hai altri progetti letterari in vista? Se sì, continuerai a trattare questo genere?
Certamente. Adesso ho in cantiere un lavoro abbastanza diverso, ma questo genere sarà sicuramente utilizzato per lavori futuri.

Grazie di nuovo per la disponibilità Daniele, in bocca al lupo per tutto e a presto!  

1 commento:

  1. bella intervista!!!
    anche io trovo affascinatissima l'ambientazione gotica!!!!
    e il libro di per sè mi incuriosisce, per i personaggi, questo lato surreale della storia e l'ambientazione francese... ^_^

    RispondiElimina