Buongiorno :) Prima di dedicarci alle solite anteprime vi riporto la bellissima intervista che Amabile Giusti, autrice del tanto amato Cuore Nero, mi ha gentilmente concesso :) Buona lettura!
1. Benvenuta Amabile, grazie per aver accettato l'invito a questa intervista. Per rompere un po’ il ghiaccio inizierei con le domande classiche, del tipo: Chi è Amabile? Descriviti ai nostri lettori.
Grazie a voi carissime! Chi è Amabile? Be’, non lo sa esattamente neanche lei. Sono 40 anni che se lo chiede e ancora non è riuscita a darsi una risposta univoca. Amabile ha un tale caos dentro, un tale incontro di caratteri diversi, che definirsi in poche parole sarebbe cosa ardua e bugiarda. In certi giorni è lunatica, musona, arrabbiata col mondo e con se stessa, in certi altri sente il sole dentro ed è incredibilmente incline al sorriso. A volte è bambina, ingenua, dolce e svanita, a volte è adulta e razionale e decisa come un carro armato. In certi giorni è tutto insieme, un po’ di questo e un po’ di quello, e ha bisogno di una bussola per capirsi…
2. Come è nata la passione per la lettura e la scrittura? C'è stato un momento decisivo nella tua vita oppure è stato più un processo graduale?
Non ho un ricordo di me senza questa passione. Credo sia nato tutto molto velocemente, perché la mia memoria risale ai primissimi anni di vita, e già allora non potevo stare senza un libro. Imitavo mia madre dapprima, la vedevo sempre immersa in quel misterioso mondo di righe che mi attraeva moltissimo. Quando ero molto piccola adoravo fantasticare e inventare storie mie, spesso folli come sono folli certi sogni, e non appena ho imparato a leggere e scrivere, ho iniziato a mettere su carta questi sogni. Io e i libri (letti, scritti, annusati, accarezzati come gattini) siamo una cosa sola: senza non riuscirei a vivere.
3. Hai un particolare momento della giornata e luogo in cui ti piace scrivere?
Quando l’ispirazione chiama, io rispondo, non c’è un momento preciso. Il luogo invece è sempre lo stesso, il mio studio, la mia scrivania accanto alla finestra, con la luce che mi accarezza una guancia.
4. C’è un genere che ti piace molto leggere? Hai mai pensato di scrivere un libro proprio di quel genere?
Adoro i gialli classici, all’inglese: un delitto senza troppo sangue, un numero definito di possibili colpevoli, un detective con qualche idiosincrasia, una soluzione che lascia stupiti. Mi piacerebbe scrivere una storia così, alla Agatha Christie per intenderci. Un giallo pulito, scorrevole, ingegnoso e godibile. Un po’ di questa mia passione trapela nelle storie che scrivo: in un certo senso c’è sempre qualche mistero, qualche rivelazione, qualcosa che non è mai come sembra.
5. Domanda classica: autore e libro preferito?
Il libro della mia vita, della mia giovinezza e maturità, è Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Lo amo per lo stile, per la caratterizzazione dei personaggi, per la modernità dello spirito della protagonista, per i dialoghi scoppiettanti, per l’ambientazione, e per Darcy, che è stato il mio primo amore di carta.
6. E-book si o e-book no? Anche questa è una domanda che tormenta noi lettori, come si può rinunciare alle sensazioni che proviamo tenendo in mano un libro?
Non sono contraria agli e-book, per chi li apprezza, ma con la libertà di poter sempre scegliere il libro di carta. Magari carta riciclata, così non si abbattono troppi alberi. Il piacere di sfogliare un libro vero è incomparabile, è prodigioso, e non ci rinuncerò mai.
7. Passiamo alle domande sul tuo libro,Cuore Nero; ho particolarmente apprezzato l'idea di ambientare la storia in una regione dell'Italia bellissima ma forse meno conosciuta. Nel farlo hai mai avuto paura che questo potesse sviare un po’ l'attenzione dal libro (magari anche per una pubblicazione estera)?
La Calabria è poco conosciuta come terra di sogni, più che altro è nota per fatti di cronaca, e questo è un male, perché pare non si possa ambientare una storia in questa regione senza raccontarne il dissesto e il dolore. Io ho voluto cambiare registro, narrare di una regione bellissima, verdeggiante, azzurra, onesta, positiva, giovane e viva. Perché è anche questo, non solo luogo di lacrime e compromessi. Non ho pensato, mentre scrivevo, a possibili pubblicazioni estere, né interne in verità. Ho scritto per il piacere di assecondare la mia fantasia, senza riflessioni accessorie. Scrivo sempre così, senza pensare al dopo, tant’è che ho finito Cuore nero nel 2007, e poi l’ho tenuto nel cassetto per anni, finché qualcuno non mi ha consigliato di osare.
8. Parlando di Max e Victor, la “mitologia” che sta dietro le loro specie è davvero particolare, soprattutto per quanto riguarda Victor. Hai preso spunto da una particolare leggenda o è tutto frutto della tua fantasia?
Tutto frutto della mia fantasia. Non conosco particolari leggende, fuorché il mito classico del vampiro.
9. E' importante ricordare che i diritti d'autore saranno devoluti al rifugio "I fratelli minori" della L.I.D.A. Hai voglia di raccontarci come mai hai scelto questa associazione?
Perché ne conoscevo la titolare, e molte delle volontarie, e sapevo che si tratta di brave persone, piene di passione. Il loro Rifugio accoglie almeno 700 creaturine pelose e, nonostante l’elevato numero di ospiti, tutti sono trattati con amore, tutti hanno un buon pasto, una carezza, le cure necessarie, una speranza. A costo di rinunciare a qualcosa per sé, a costo di inseguire giornate di 48 ore, a costo di lacrime e sconforto e notti insonni. E’ la consapevolezza dell’esistenza di persone così, e degli animali, nostri compagni di viaggio dai quali avremmo molto da imparare, a darmi la forza di aprire gli occhi certe mattine.
10. Ecco la domanda che tutti vorrebbero porti: pensi che scriverai ancora di Giulia e Max? Sarebbe interessante anche un prequel per scoprire il passato di Max e Victor
L’idea del prequel è già nella mia testa. Credo ne verrebbe fuori una storia molto interessante, apparirebbero Blaise Lassalle, e Marguerite, la madre di Max, e vedremmo una Audrey ancora umana, e molto altro... Anche il sequel è praticamente una realtà, si tratta solo di scrivere ciò che ho già ben chiaro nella mia mente. Certo, la pubblicazione dipenderà solo dall’editore e quindi dal successo di Cuore nero, ma la mia disponibilità in tal senso è grande.
11. Oltre a Cuore Nero hai altri progetti letterari in vista?
Si, certamente! Non posso dire di più se non che tra qualche mese sarà pubblicata un’altra mia storia fantasy, che personalmente amo tantissimo e credo proprio possa piacere a chi ha amato Cuore nero.
Grazie di nuovo per la disponibilità Amabile, in bocca al lupo per tutto e a presto!
Grazie a voi per la gentilezza!
Grazie a voi carissime! Chi è Amabile? Be’, non lo sa esattamente neanche lei. Sono 40 anni che se lo chiede e ancora non è riuscita a darsi una risposta univoca. Amabile ha un tale caos dentro, un tale incontro di caratteri diversi, che definirsi in poche parole sarebbe cosa ardua e bugiarda. In certi giorni è lunatica, musona, arrabbiata col mondo e con se stessa, in certi altri sente il sole dentro ed è incredibilmente incline al sorriso. A volte è bambina, ingenua, dolce e svanita, a volte è adulta e razionale e decisa come un carro armato. In certi giorni è tutto insieme, un po’ di questo e un po’ di quello, e ha bisogno di una bussola per capirsi…
2. Come è nata la passione per la lettura e la scrittura? C'è stato un momento decisivo nella tua vita oppure è stato più un processo graduale?
Non ho un ricordo di me senza questa passione. Credo sia nato tutto molto velocemente, perché la mia memoria risale ai primissimi anni di vita, e già allora non potevo stare senza un libro. Imitavo mia madre dapprima, la vedevo sempre immersa in quel misterioso mondo di righe che mi attraeva moltissimo. Quando ero molto piccola adoravo fantasticare e inventare storie mie, spesso folli come sono folli certi sogni, e non appena ho imparato a leggere e scrivere, ho iniziato a mettere su carta questi sogni. Io e i libri (letti, scritti, annusati, accarezzati come gattini) siamo una cosa sola: senza non riuscirei a vivere.
3. Hai un particolare momento della giornata e luogo in cui ti piace scrivere?
Quando l’ispirazione chiama, io rispondo, non c’è un momento preciso. Il luogo invece è sempre lo stesso, il mio studio, la mia scrivania accanto alla finestra, con la luce che mi accarezza una guancia.
4. C’è un genere che ti piace molto leggere? Hai mai pensato di scrivere un libro proprio di quel genere?
Adoro i gialli classici, all’inglese: un delitto senza troppo sangue, un numero definito di possibili colpevoli, un detective con qualche idiosincrasia, una soluzione che lascia stupiti. Mi piacerebbe scrivere una storia così, alla Agatha Christie per intenderci. Un giallo pulito, scorrevole, ingegnoso e godibile. Un po’ di questa mia passione trapela nelle storie che scrivo: in un certo senso c’è sempre qualche mistero, qualche rivelazione, qualcosa che non è mai come sembra.
5. Domanda classica: autore e libro preferito?
Il libro della mia vita, della mia giovinezza e maturità, è Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. Lo amo per lo stile, per la caratterizzazione dei personaggi, per la modernità dello spirito della protagonista, per i dialoghi scoppiettanti, per l’ambientazione, e per Darcy, che è stato il mio primo amore di carta.
6. E-book si o e-book no? Anche questa è una domanda che tormenta noi lettori, come si può rinunciare alle sensazioni che proviamo tenendo in mano un libro?
Non sono contraria agli e-book, per chi li apprezza, ma con la libertà di poter sempre scegliere il libro di carta. Magari carta riciclata, così non si abbattono troppi alberi. Il piacere di sfogliare un libro vero è incomparabile, è prodigioso, e non ci rinuncerò mai.
7. Passiamo alle domande sul tuo libro,Cuore Nero; ho particolarmente apprezzato l'idea di ambientare la storia in una regione dell'Italia bellissima ma forse meno conosciuta. Nel farlo hai mai avuto paura che questo potesse sviare un po’ l'attenzione dal libro (magari anche per una pubblicazione estera)?
La Calabria è poco conosciuta come terra di sogni, più che altro è nota per fatti di cronaca, e questo è un male, perché pare non si possa ambientare una storia in questa regione senza raccontarne il dissesto e il dolore. Io ho voluto cambiare registro, narrare di una regione bellissima, verdeggiante, azzurra, onesta, positiva, giovane e viva. Perché è anche questo, non solo luogo di lacrime e compromessi. Non ho pensato, mentre scrivevo, a possibili pubblicazioni estere, né interne in verità. Ho scritto per il piacere di assecondare la mia fantasia, senza riflessioni accessorie. Scrivo sempre così, senza pensare al dopo, tant’è che ho finito Cuore nero nel 2007, e poi l’ho tenuto nel cassetto per anni, finché qualcuno non mi ha consigliato di osare.
8. Parlando di Max e Victor, la “mitologia” che sta dietro le loro specie è davvero particolare, soprattutto per quanto riguarda Victor. Hai preso spunto da una particolare leggenda o è tutto frutto della tua fantasia?
Tutto frutto della mia fantasia. Non conosco particolari leggende, fuorché il mito classico del vampiro.
9. E' importante ricordare che i diritti d'autore saranno devoluti al rifugio "I fratelli minori" della L.I.D.A. Hai voglia di raccontarci come mai hai scelto questa associazione?
Perché ne conoscevo la titolare, e molte delle volontarie, e sapevo che si tratta di brave persone, piene di passione. Il loro Rifugio accoglie almeno 700 creaturine pelose e, nonostante l’elevato numero di ospiti, tutti sono trattati con amore, tutti hanno un buon pasto, una carezza, le cure necessarie, una speranza. A costo di rinunciare a qualcosa per sé, a costo di inseguire giornate di 48 ore, a costo di lacrime e sconforto e notti insonni. E’ la consapevolezza dell’esistenza di persone così, e degli animali, nostri compagni di viaggio dai quali avremmo molto da imparare, a darmi la forza di aprire gli occhi certe mattine.
10. Ecco la domanda che tutti vorrebbero porti: pensi che scriverai ancora di Giulia e Max? Sarebbe interessante anche un prequel per scoprire il passato di Max e Victor
L’idea del prequel è già nella mia testa. Credo ne verrebbe fuori una storia molto interessante, apparirebbero Blaise Lassalle, e Marguerite, la madre di Max, e vedremmo una Audrey ancora umana, e molto altro... Anche il sequel è praticamente una realtà, si tratta solo di scrivere ciò che ho già ben chiaro nella mia mente. Certo, la pubblicazione dipenderà solo dall’editore e quindi dal successo di Cuore nero, ma la mia disponibilità in tal senso è grande.
11. Oltre a Cuore Nero hai altri progetti letterari in vista?
Si, certamente! Non posso dire di più se non che tra qualche mese sarà pubblicata un’altra mia storia fantasy, che personalmente amo tantissimo e credo proprio possa piacere a chi ha amato Cuore nero.
Grazie di nuovo per la disponibilità Amabile, in bocca al lupo per tutto e a presto!
Grazie a voi per la gentilezza!
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