Dal 14 febbraio potrete trovare in libreria per Piemme un emozionante romanzo che, a mio avviso, ha tutte le carte in regola per scalare le classifiche di vendita. Voi che ne dite?
Titolo: I giorni del miele e dello zenzero
Autore: Annia Ciezadlo
Editore: Piemme
Collana: Saggistica
Pagine: 490
Prezzo: 19,50€
Data di uscita: 14 febbraio 2012
Trama: Negli anni di vagabondaggio da un capo all’altro dell’America, che fossero sul divano di un’amica o in qualche monolocale malridotto, sua madre faceva sempre in modo che ci si ritrovasse a tavola per cena. Quello è il segreto che Annia ha imparato fin da ragazzina: casa non è dove stai, sono le cose che fai. E una pentola sul fuoco e un aroma di prezzemolo, menta e spezie che si diffonde nell’aria è una di quelle.L’amore per i profumi e i sapori, quelli più comuni e quelli più insoliti, accompagna la vita di Annia fin dall’infanzia nella grande casa dei nonni di origine greca, dove le foglie di vite ripiene sono un piatto immancabile. Cibi che saldano legami e affetti, ricette che sono fili invisibili tra persone diverse. Saranno quelle stesse foglie di vite a far scattare la scintilla tra lei e un ragazzo libanese, il giorno del loro primo appuntamento.E quando Annia diventa giornalista come suo marito e si trasferisce con lui in Medio Oriente negli anni caldi che seguono l’11 settembre, è la cucina che la protegge dalla nostalgia, dal senso di non appartenenza, che costruisce per lei un nuovo rifugio. Cucinare cibi conosciuti e sconosciuti, pietanze che sono familiari e altre che non lo sono per niente, è un modo di sentirsi a casa nel mondo.Ovunque ci sia un conflitto ce n’è un altro che si svolge nell’ombra, e che non si vede in tv. Per cui la vita diventa un’infinita sequenza di cose che non si possono più fare. I bambini non possono andare a scuola. I contadini non possono arare i campi. I musicisti non possono suonare. Però mangiare si deve. Per questo il cibo diventa così importante: per sentirsi vivi.Dai circoli letterari proibiti di Baghdad alle cucine di Beirut dove si preparano le ricette più antiche del mondo, Annia ci conduce in un viaggio sensoriale ed emotivo, fino nel cuore di un mondo millenario. Una ricetta per restare umani.
Annia Ciezadlo collabora con il Washington Post, il New York Times, il New York Observer. È stata corrispondente da Baghdad, da Beirut, dalla Siria, dal Kurdistan, da Israele. Oggi vive a New York.
Vedo che l'abbinamento libri+ricette va alla grande! Questa storia mi interessa moltissimo e voglio leggerla. Grazie per l'anteprima ;-)
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