Titolo:
Il quarto
archivista
Autore:
Toby Ball
Editore:
Piemme
Collana:
Thriller
Pagine:
392
Prezzo:
18,50€
Data
di uscita: 11
settembre 2012
Trama:
In un immenso
sotterraneo detto “la Cripta” sono schedati i criminali della Città. Solo un
uomo ne conosce tutti gli anfratti, l’unico in grado di decifrare l’arcano
codice di catalogazione dei dossier: Arthur Puskis, l’archivista, quarto di una
serie di esperti che si sono tramandati quel sapere l’un l’altro prima della
morte. Da sempre nutre una fiducia cieca nel sistema, cui ha dedicato la vita,
come un eremita. Fino al giorno in cui scopre che di un documento esiste un
misterioso duplicato: segno evidente di manipolazione. E ben presto qualcuno
cercherà di metterlo a tacere. Ma non è il solo ad aver fiutato aria di
complotto. Ci sono anche Frank Frings, giornalista investigativo con dipendenza
da marijuana, ed Ethan Poole, detective privato con simpatie socialiste e un
debole per le estorsioni. Da strade diverse, i tre uomini sveleranno
l’esistenza di un piano criminale architettato nelle stanze corrotte del
potere: una cospirazione che mina gli ideali in cui hanno sempre creduto e che
mette a repentaglio l’incolumità di tutti i cittadini. Un noir dal taglio
cinematografico. Un fantomatico scenario che ricorda l’America anni Trenta ma
rispecchia in maniera inquietante rischi fin troppo attuali. Un autore
esordiente per il quale la critica ha scomodato paragoni eccellenti: da James
Ellroy a Will Eisner, da Aldous Huxley a George Orwell.
Toby Ball Nato
a Washington, è Business Manager presso il Crimes Against Children Research
Center dell’Università del New Hampshire.
Per Il quarto archivista, il suo romanzo d’esordio, ha tratto ispirazione da un articolo letto sul New Yorker, a proposito di un vastissimo archivio nazista custodito per cinquant’anni dal governo americano dopo la Seconda guerra mondiale.
Per Il quarto archivista, il suo romanzo d’esordio, ha tratto ispirazione da un articolo letto sul New Yorker, a proposito di un vastissimo archivio nazista custodito per cinquant’anni dal governo americano dopo la Seconda guerra mondiale.
Nessun commento:
Posta un commento