domenica 15 aprile 2012

Recensione: La rinascita di Shen Tai di Guy Gavriel Kay

Vi lascio alla lettura della recensione di questo libro davvero ricco, spero vi piaccia! ^^

Titolo: La rinascita di Shen Tai
Autore: Guy Gavriel Kay
Editore: Fanucci
Collana: Collezione Fantasy
Pagine: 610
Prezzo: 14,90€
Trama: Shen Tai è il figlio del generale che ha condotto le forze dell’impero di Kitai nell’ultimo scontro contro i Tagur, vent’anni or sono. Quarantamila uomini, su entrambi i fronti, hanno perso la vita in quella battaglia, sulle remote rive di un lago nascosto tra le montagne occidentali. Il Generale Shen Gao è ormai deceduto. Per onorare la memoria del padre, Tai decide di trascorrere i due anni di lutto ufficiale ritirandosi in eremitaggio sul sito della battaglia, tra gli spiriti dei defunti, sforzandosi di dare una degna sepoltura ai loro resti sparpagliati. Una mattina di primavera, però, apprende che la sua veglia non è passata inosservata: la Principessa di Giada Bianca dei Tagur gli offre in dono duecentocinquanta cavalli sardiani, come ricompensa – scrive lei – per il suo coraggio e il suo impegno nell’onorare la memoria dei defunti.
Dona a un uomo uno dei rinomati cavalli sardiani e lo ricompenserai grandemente. Concedigliene quattro o cinque, e lo eleverai al di sopra dei suoi simili, attirandogli gelosie finanche mortali.
Duecentocinquanta cavalli sono un tesoro che va oltre ogni immaginazione, un dono in grado di sopraffare perfino un imperatore. Tai riprende la strada dell’est, verso la scintillante capitale imperiale, densa di pericoli, preparandosi a lasciare il suo ritiro solitario sulle rive di un lago lontano per tornare alla sua vita, ormai cambiata per sempre.

Recensione

Shen Tai, secondo figlio del Generale Shen Gao, decide di onorare la memoria del padre trascorrendo i due anni di lutto a Kuala Nor, il campo della battaglia più sanguinosa della storia; ciò che intende fare è cercare di seppellire quanti più resti possibili (si sono contate quasi centomila vittime) per dare pace agli spiriti che durante le notti infestano quel luogo. Vive nell'isolamento più totale, ricevendo la visita di un drappello di soldati Kitan e uno di Taguran una volta al mese, in modo da avere il cibo per sopravvivere; durante uno di questi rifornimenti, il Taguran Bytsan Sri Nespo porta con sè ben più del solito cibo: ha una lettera per Tai, in cui la Principessa di Giada Bianca per ringraziarlo delle sue fatiche gli fa dono di ben 250 sardiani, che i Kitan chiamano Cavalli Celesti. E' un numero infinitamente esagerato, Tai sa bene che se dovesse decidere di andare a Xinan (la capitale imperiale) con i cavalli probabilmente verrebbe ucciso; effettivamente un tentativo di omicidio lo vede protagonista ancora prima di lasciare Kuala Nor, anche se per un motivo diverso. Per salvargli la vita, Bytsan escogita uno stratagemma che gli consentirà di arrivare vivo a Xinan ma allo stesso tempo lo metterà al centro dei giochi di potere della corte..


Questo è un libro che potrei definire "sottile"; ma non riferendomi allo spessore effettivo del volume (anche perchè supera le 600 pagine!) quanto alla presenza di complotti, giochi di potere, tradimenti, tutti orditi con un'attenzione ai dettagli incredibile. Niente viene lasciato al caso nella corte dell'Illustre Imperatore, specialmente quando a farlo è la Preziosa Consorte, Wen Jian, capace di piegare qualsiasi uomo alla sua volontà grazie all'incredibile bellezza; meno abile nel coprire le sue tracce è il Primo Ministro, Wen Zhou, cugino della Preziosa Consorte e per questo quasi sempre al riparo da qualsiasi rivolta. Shen Tai è un ragazzo semplice, non abituato a dover soppesare con attenzione ogni parola e ogni gesto; dopo aver lasciato l'esercito in seguito ad un'esperienza terribile al nord delle Grandi Mura, ha tentato invano di superare gli esami per diventare un mandarino. E' interessante notare quanto, in condizioni di necessità, l'animo umano riesca ad adattarsi in brevissimo tempo alle circostanze pur di sopravvivere; questo lo vediamo sia in Tai che in sua sorella, Li-Mei, anche lei protagonista di una storia abbastanza intricata. 
Tanto di cappello all'incredibile ricerca che l'autore ha svolto per riuscire a ricostruire fedelmente il periodo della dinastia T'ang, i dettagli storici e le descrizioni molto particolareggiate aprono agli occhi del lettore uno scenario quasi surreale. Devo ammetterlo, l'inizio è stato un pò lento; si può dire che la storia entri nel vivo dal momento in cui Tai lascia Kuala Nor, l'incontro con i vari personaggi per non parlare poi dell'arrivo a Xinan rendono la lettura molto avvincente; il finale poi è davvero intenso :) 
Effettivamente inquadrare questo romanzo all'interno di un unico genere è impossibile, ci sono troppi elementi ben amalgamati per cui nessuno risulta predominante.


Mi sento di consigliarlo un pò a tutti, in special modo a chi apprezza i romanzi storici ^^


Fra

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