Da domani la Giunti proporrà due nuovi titoli per la collana A, il primo racconta la storia di una donna che scopre cosa vuole dalla vita, anche se in modo strano..
Titolo: Un'altra donna
Autore: Harriet Lane
Editore: Giunti
Collana: A
Pagine: 256
Prezzo: 14,00€
Data di uscita: 11 aprile 2012
Trama: È una sera fredda e piovosa quando Frances, percorrendo la buia strada di campagna che da casa dei suoi genitori la riporta a Londra, scorge qualcosa tra gli alberi: è un’auto rovesciata, i fari accesi contro la pioggia. Dentro c’è una donna ed è ancora viva. A Frances bastano poche parole per capire che la vittima intrappolata nell’auto non è una persona qualunque, ma prima che possa saperne di più, la donna muore. Quando Frances torna alla grigia routine della rivista letteraria per cui lavora, scopre che la donna che ha soccorso si chiama Alice ed è la moglie di uno tra i più grandi scrittori inglesi. E dopo che sarà entrata in contatto con la famiglia di lei – l’elegante, ombroso scrittore, i due figli sospettosi ma educati, l’enorme villa dal meraviglioso giardino –, Frances non riuscirà più a starne lontano. Inizierà a pensare che quella è esattamente la vita che desidera, quello l’uomo che vuole.
Un piccolo estratto:
«So che ci hai mentito riguardo all’incidente. So che quello che ci hai detto non era la verità.»
Lo guardo con espressione vacua e confusa. So perfettamente a cosa allude. Il sangue comincia a rimbombarmi nelle orecchie.
«Come, scusa?» gli chiedo, e all’improvviso mi sento vacillare e mi siedo a tavola di fronte a lui, nonostante il mio istinto mi stia dicendo di uscire di lì il più in fretta possibile.
«So che hai mentito» ripete lui. «Ho letto la tua dichiarazione, quella che hai rilasciato alla polizia sulla scena dell’incidente.» Rimane immobile, appoggiato allo schienale della sedia, con le braccia conserte, fissandomi con i freddi e pallidi occhi dei Kyte, gli occhi di Alice.
Lo guardo con espressione vacua e confusa. So perfettamente a cosa allude. Il sangue comincia a rimbombarmi nelle orecchie.
«Come, scusa?» gli chiedo, e all’improvviso mi sento vacillare e mi siedo a tavola di fronte a lui, nonostante il mio istinto mi stia dicendo di uscire di lì il più in fretta possibile.
«So che hai mentito» ripete lui. «Ho letto la tua dichiarazione, quella che hai rilasciato alla polizia sulla scena dell’incidente.» Rimane immobile, appoggiato allo schienale della sedia, con le braccia conserte, fissandomi con i freddi e pallidi occhi dei Kyte, gli occhi di Alice.
Hanno detto:
“Una magnifica favola nera per tutti i fan di Patricia Highsmith.”
The Guardian
The Guardian
Harriet Lane ha lavorato per l’Observer e dal 2005 è una giornalista free lance. Collabora con il Guardian, Vogue, il Telegraph, il Times e altre testate. Un’altra donna è il suo primo romanzo.
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