venerdì 1 aprile 2011

Recensione: La ragazza gigante della contea di Aberdeen

Buongiorno :) oggi vi propongo la mia recensione de "La ragazza gigante della contea di Aberdeen" di Tiffany Baker, che ho avuto l'opportunità di leggere grazie alla casa editrice Zero91.

Titolo: La ragazza gigante della contea di Aberdeen
Autore: Tiffany Baker
Editore: Zero91
Pagine: 416
Prezzo: 18,90€
Trama: Quando la madre di Truly Plaice rimase incinta, l’intera cittadina di Aberdeen si riunì per scommettere sul peso del nascituro che era stato capace di deformare così tanto la donna da farle assumere proporzioni epiche.
La giovane Truly avrebbe pagato il prezzo della sua enormità.
Suo padre la incolpava per la morte della madre avvenuta durante il parto ed era assolutamente mal equipaggiato per crescere la figlia gigante e sua sorella maggiore, nonché suo esatto opposto, Serena Jane, la personificazione della perfezione femminile.
Mentre le notevoli dimensioni di Truly la rendono oggetto di curiosità e umiliazioni costanti, la bellezza di Serena Jane si dimostra essere una benedizione e una maledizione allo stesso tempo.
Il fatto di essere la più bella ragazza della città la farà infatti diventare l’ossessione di Bob Bob Morgan, il più giovane del clan dei Morgan, dottori di Aberdeen da generazioni.
Bob Bob darà il via a una catena di eventi che cambierà il destino dell’intera contea. Crescendo, in età e in larghezza, Truly si troverà sempre più legata al destino di Serena Jane diventando lei stessa uno degli obiettivi dell’intenso interesse di Bob Bob.
Scoprendo però il segreto della famiglia Morgan, il libro delle ombre vecchio di secoli, nascosto da Tabitha, prima moglie-strega del dottore, avrà la possibilità di trovare la chiave per il suo unico futuro possibile.
Armata dei pericolosi segreti del passato di Aberdeen, Truly affronterà presto decisioni morali in grado di cambiarle la vita.
Praticando i suoi rimedi curativi a base di erbe, si sentirà sempre più saldamente legata al cerchio della città, finché non verrà a conoscenza di una rivelazione così enorme da farla apparire minuscola.
Truly sarà costretta ad affrontare i propri demoni, ridefinire la pietà e prendere in considerazione la possibilità che l’amore non possa essere ordinato entro certe dimensioni.


Recensione

Lo ammetto, mi aspettavo una storia diversa; forse la copertina mi ha depistata, pensavo che mi sarei trovata di fronte ad una storia ambientata nel 1800. Così non è stato, per fortuna. Questo libro è stato una piacevole sorpresa, ma partiamo con ordine.
Chi è Truly?
Truly è la protagonista, una bambina immersa nei problemi fino al collo ancor prima di nascere: la sua crescita sembra inarrestabile, e il ventre materno si gonfia sempre più, al punto che tutti gli uomini del villaggio scommetteranno al rialzo sul peso del bambino. Perchè ovviamente deve trattarsi di un maschio, che permetterà alla città di spadroneggiare nuovamente nello sport. E invece nasce lei, Truly. Una neonata enorme, che batte tutte le scommesse sul suo peso; la madre, devastata dal parto, sta per morire, e quando il dottore le chiede come vuole chiamare la bambina lei sussurra "Yours, truly" che significa "Tua con amore"; chiaramente si tratta di una fase di delirio, ma il dottore crede che Truly sia il nome scelto, e i giochi sono fatti.
Comincia così la vita travagliata di questa bambina, trascorsa all'ombra della sorella maggiore Serena Jane, tutto il suo opposto: bellissima, minuta, elegante fin dall'età di 2 anni. Per Truly ogni problema è ingigantito, a partire dai vestiti che non le stanno, fino alla maestra della scuola che la definisce per la prima volta "gigante". Da quel momento Truly si isolerà ancora di più dal resto del paese, verrà presa in giro da grandi e piccoli, ad eccezione di Markus, un suo coetaneo molto minuto che preferisce la sua compagnia a quella degli altri bambini. Quando anche il padre muore, Truly si trasferisce da una famiglia povera, ma di gran cuore, e alla loro fattoria comincerà a stare bene, a sentirsi a suo agio tra i cavalli per la prima volta nella sua vita. Serena Jane invece prenderà sempre più le distanze da lei, fino a quando un evento non rovinerà i suoi sogni e la costringerà a trasferirsi, lasciando una triste Truly ad Aberdeen. O almeno, fino al suo ritorno...
Da quel momento la vita di Truly cambierà drasticamente, e con essa anche la vita del villaggio..

Truly, un personaggio dalle mille sfaccettature, dapprima osservatrice passiva della propria vita; la storia racconta soprattutto la sua evoluzione personale, come il suo modo di pensare cambi nel tempo trovandosi di fronte ad eventi troppo grandi, anche per lei. La sua vita di certo non viene resa facile dalla vita di paese, dai pettegolezzi delle signore e dagli sguardi carichi di disprezzo di chi non riesce a capire. Nonostante ciò lei va avanti, a volte a testa alta a volte più sconsolata, ma comunque non si ferma, supera gli ostacoli con una forza interiore e una bontà d'animo veramente sconvoglenti, al punto che anche i suoi più acerrimi "nemici" riusciranno ad apprezzarla alla fine.
Bello, intenso, toccante e sorprendente ad ogni pagina: ecco come l'ho trovato. Un romanzo che affronta tematiche importanti come il bullismo, la discriminazione, la guerra e infine l'eutanasia, raccontati attraverso gli occhi di una protagonista che li sperimenterà in prima persona. Lo stile è molto scorrevole, ho impiegato un tempo considerevole per leggerlo perchè il computer mi fulminava gli occhi, ma assolutamente non è pesante, non è noioso, i colpi di scena non mancano fino alla fine. Lo consiglio vivamente, è una storia che ti prende dentro.

Fra

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