sabato 23 aprile 2011

Have you ever read..? (6)


Buonasera :) Oggi postiamo una nuova puntata (in ritardo) di Have you ever read..?, rubrica ideata da Markus di News Libri e da me per presentarvi i libri delle nostre librerie non troppo famosi o abbastanza datati.


Oggi vi presento: Niente e così sia di Oriana Fallaci
Titolo: Niente e così sia
Autore: Oriana Fallaci
Editore: Rizzoli
Pagine: 380
Prezzo: 7,00€
Trama: E' la vigilia dello sbarco sulla Luna e sulla Terra si continua ad ammazzarci come mille, diecimila anni fa. Una donna, una giornalista, parte per la guerra dove si trova subito dinnanzi al dramma di una fucilazione e poi dentro una sanguinosa battaglia: quella di Dak To, villaggio ai confini della Cambogia con il Vietnam. Qui comincia il suo diario, che è il diario di un anno della sua vita e vuole rispondere alla domanda di una bambina: "La vita cos'è?". Giorno per giorno, tra la morte sempre in agguato, la donna va alla ricerca di una risposta quasi impossibile e annota tutto ciò che vede o che ascolta: insieme alla sua paura, la sua pietà e la sua rabbia. Ne nasce un racconto che narra il primo anno trascorso in Vietnam da Oriana Fallaci.
La prima cosa che mi sento di dire su “Niente e così sia” è questa: è un Capolavoro! A mio modestissimo parere, quello che stiamo trattando è il miglior libro del mostro sacro Oriana Fallaci, e non lo penso solo perché la guerra è la mia fissazione e questo libro è un’apoteosi della guerra, ma ciò è dovuto al fatto che leggere questo libro ti apre gli occhi, ti fa capire tante cose e ti riempie di emozioni, belle e brutte che siano. Ma partiamo per gradi! Innanzitutto, è un libro vero, perché racconta il primo anno trascorso dalla scrittrice in Vietnam come corrispondente di guerra(ricordo che la Sig.ra Fallaci è stata la prima inviata di guerra  italiana donna,  e ditemi se è poco!), primo di otto lunghi anni che trascorrerà in mezzo a campi di battaglia e distruzione. Come si preoccupa l’autrice di precisare nella prefazione, il massacro di My Lai del 16 marzo 1968 (347 morti e un numero imprecisato di torture e abusi, tutti a danno di civili; NB consiglio la lettura a riguardo di “My Lai Vietnam” di Seymour Hersh, vincitore del premio Pulitzer)  non viene menzionata, perché tenuta nascosta dagli americani ed emersa soltanto un anno e mezzo dopo, ma sconvolgenti, aberranti e incredibili testimonianze dei soldati americani e dei pochi superstiti ne rendono bene l’idea. “Niente e così sia” è incredibilmente apprezzabile perché è ricco di racconti di persone realmente esistite, di soldati, di reporter, di fotografi che raccontano perché sono alla guerra, cosa ne pensano, cosa vogliono realmente, e quello che ci testimonia la Fallaci è pazzesco! E così abbiamo Larry, ragazzino volontario che mentre mastica le caramelle speditegli dalla zia Dolores di Kansas City scarica colpi di mortai su altri ragazzini come lui; Catherine Leroy, fotografa francese di 23 anni, zoppa e con metà del suo corpo coperto di cicatrici perché colpita da 18 schegge di mortaio, che continua a stare in mezzo ai combattimenti perché vuole capire cos’è la guerra; il capitano Scher che afferma “..Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che si divertono a fare la guerra, che la trovano gloriosa o eccitante. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere. Piangi su quello cui negasti una sigaretta e non è tornato con la pattuglia, piangi su quello che rimproverasti e ti si è disintegrato davanti, piangi su lui che ha ammazzato i tuoi amici..”; Nguyen Van Sam, terrorista vietcong che uccise 58 persone e ne ferì 196; e tanti tanti altri. La stessa Oriana subisce un cambiamento. Partita con un odio nei confronti della guerra, improvvisamente cambia  opinione, come testimoniano queste frasi “..non saprei spiegare quando mi invaghii della guerra e compresi quel che c’era di vero nell’affermazione di François per cui v’era un fascino prodigioso nella guerra..” “..improvvisamente essa mi eccitava. Non la giudicavo più un delitto da condannare ma un eroismo da raccontare..” “..Io più che tocco la guerra più mi rendo conto di non aver mai saputo nulla degli uomini e di incominciare a scoprirli quaggiù..” . Perché alla fine del libro, capisci che quello che hai letto non è un trattato di guerra, ma una profonda analisi psicologica del genere umano nelle sue varie sfaccettature, e se si ha il coraggio e la mente pronta per leggerlo, diventa una vera e propria rivelazione.  È un libro crudo, duro, freddo, che infatti non tutti possono apprezzare, ma ne vale veramente la pena! Concludo con le parole che la stessa Fallaci ha usato per descrivere il suo libro: “Per quasi otto anni ho fatto il corrispondente di guerra in Vietnam. Niente e così sia è il diario del primo anno che trascorsi laggiù. Quello che vide la battaglia di Dak To, l’offensiva del Tet, l’assedio di Saigon, e che per me si è concluso altrove. Cioè nella strage di Città del Messico dove rimasi gravemente ferita. So che è stato definito un libro brutale, disperato, spietato. E forse lo è. Ma io volevo soltanto raccontare la guerra a chi non la conosce.”
Spero di avervi incuriositi :)
Fede

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