Titolo: Non tornerai mai più
Autore: Hans Koppel
Editore: Piemme
Collana: Linea Rossa
Pagine: 322
Prezzo: 9,90€
Trama: Venerdì sera. Ylva sta tornando a
casa dopo un drink con i colleghi, l’iPod nelle orecchie e la musica ad alto
volume.A un tratto un’auto la affianca, cogliendola di sorpresa. Conosce la
donna al volante e l’uomo sul sedile posteriore, anche se non li vede da anni,
da quando da Stoccolma si è trasferita nella cittadina in cui ora vive con
Mike, suo marito, e la figlia Sanna. Quando i due le offrono un passaggio, ha
un attimo di esitazione ma non se la sente di rifiutare. Ringrazia e sale.Poi
il buio.Quando riprende i sensi, Ylva si ritrova imprigionata in una cantina,
legata a un letto, gli occhi puntati su un televisore fissato al soffitto.
Allora capisce: quello che vede sullo schermo è il giardino di casa sua e lei
si trova a pochi metri da lì. A breve Mike inizierà ad allarmarsi per la sua
assenza e Sanna a chiedere perché la mamma non torna. Un gioco sadico che i
suoi aguzzini le infliggono tra sevizie di ogni tipo. Una violenza cieca, in
apparenza. Se non fosse per quell’episodio del passato che Ylva ha cercato in
ogni modo di dimenticare, ma che qualcuno, evidentemente, ha ancora ben
impresso nella memoria.
Hans Koppel È
lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a
Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non
tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in
dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto
la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.
Titolo: Lo chef indiano
Autore: Jaspreet Singh
Editore: Piemme
Collana: Varia
Pagine: 294
Prezzo: 16,50€
Trama: Sul treno che lo sta portando in
Kashmir da Delhi, Kirpal ripensa alla prima volta in cui ha intrapreso quel
viaggio, quattordici anni prima. Era poco più di un ragazzino, scosso per la
morte del padre e desideroso di seguirne le orme. Ma, ai piedi del ghiacciaio
dove suo padre era perito in battaglia, lui non era stato destinato alla
guerra, bensì alle cucine del generale: il regno dello chef Kishen.Lungo il
tragitto, Kirpal (o Kip, come era stato soprannominato) ricorda il suo estroso
maestro, le cui ricette erano metafore della vita, condite con discorsi sulle
donne e sulla politica. Tra quei piatti, che racchiudevano il sapere e il
sapore di tradizioni millenarie, si era compiuto per l’ingenuo apprendista
l’ingresso nella vita adulta e nel mondo dei sensi.Il pensiero corre anche a
Irem, la prigioniera musulmana: il contatto più ravvicinato che Kip avesse mai
avuto con il nemico. E con l’amore. Non conoscendo parole per quel sentimento,
aveva trovato un linguaggio tutto suo, fatto di spezie sapientemente dosate:
aveva cucinato per quella donna, seguendo il gusto che lei e la sua cultura
preferivano. Perché in quel luogo, eternamente conteso tra India e Pakistan,
Kip aveva imparato che ingredienti di terre lontane possono dialogare tra loro
ed è impensabile imprigionare un aroma dentro un confine: il cibo è terreno di
incontro e di pace.Lo stesso Kip ora è in cerca di riconciliazione. Ha
accettato di tornare per occuparsi del banchetto nuziale della figlia del
generale. Ma prima c’è qualcosa da chiarire. Per liberarsi di un peso che lo
accompagna da quattordici anni: il motivo stesso che lo ha spinto a lasciare
tutto. La verità è ancora lassù, tra le montagne azzurre del Kashmir, e val
bene un viaggio indietro nel tempo.
Jaspreet Singh Nato in Punjab, è cresciuto in Kashmir e in varie città
dell’India. Laureato in ingegneria chimica, è stato per anni ricercatore
scientifico prima di dedicarsi alla letteratura. Dopo una raccolta di racconti,
Seventeen Tomatoes, acclamata dalla critica, ha scritto il suo primo romanzo,
Lo chef indiano, vincitore del Georges Bugnet Award e finalista ad altri
quattro premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize e l’IMPAC
Dublin Literary Award. Attualmente vive in Canada.www.jaspreetsinghauthor.com
Titolo: Le donne non hanno tempo da perdere
Autore: Natasha Burton, Julie Fishman,
Meagan McCrary
Editore: Piemme
Collana: Woman non fiction
Pagine: 304
Prezzo: 15,00€
Trama: Che il Principe Azzurro non esiste
lo abbiamo capito. Che gli uomini di una volta sono come le mezze stagioni
anche, e per quanto riguarda gli uomini forse è un bene. E diciamo pure che le
donne sono diventate troppo esigenti. Però, di uno che al primo appuntamento
vuole farci una foto da far vedere alla mamma, che per San Valentino ci regala
un suo ritratto incorniciato, o peggio ancora che ci chiede continuamente se
sembra grasso, non sappiamo proprio che farcene. E sono tutti aneddoti
veri.Ogni donna dovrebbe saper decifrare i segnali d’allarme prima di decidere
se buttarsi a capofitto o se darsela a gambe. Pensate a quel lampo di
premonizione che avete avuto all’inizio di una storia, e che avete volutamente
ignorato, per poi trovarvi a dire «avrei dovuto capirlo subito».Con i consigli
delle autrici, raccolti in anni di esperienza sul campo, diretta e indiretta,
imparerete a riconoscere ed evitare il corteggiatore seriale, il gay nascosto,
il mammone a vita, il temporeggiatore... e potrete concentrarvi sull’esemplare
di vero uomo che avrete intanto trovato.
Natasha Burton È una monogama seriale, attualmente si occupa di
Glo.com, un sito di lifestyle al femminile in associazione con MSN e la rivista
Elle.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Julie Fishman È un ex maschiaccio che insegna in un college di
Hollywood e scrive commedie.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Meagan
McCrary È insegnante
di yoga e scrive per riviste di salute e benessere.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Titolo: La partita
Autore: Alberto Ongaro
Editore: Piemme
Collana: Varia
Pagine: 252
Prezzo: 16,50€
Trama: Francesco Sacredo, giovane nobiluomo
veneziano, torna nella sua città dall’esilio a Corfù, cui è stato costretto
dall’Inquisizione. La laguna, trasformata dal gelo in una trappola di ghiaccio,
lo accoglie lugubre come la sorte che lo attende. Durante la sua assenza il
vecchio padre ha infatti perso al gioco i suoi molti averi, vinti da una nobile
tedesca, la contessa Matilde von Wallenstein. La nobildonna, vedova e
smodatamente ricca grazie a una diabolica fortuna nei giochi d’azzardo, concede
al giovane una possibilità: recuperare d’un colpo, in un’ultima partita, i
denari, gli ori, i palazzi, le barche persi dal padre. La posta in gioco è però
altissima, perché ciò su cui il giovane Sacredo deve puntare è la sua vita
stessa. Se perde, infatti, diverrà anch’egli uno dei beni acquisiti dalla
contessa, che ne “prenderà possesso”. Sacredo accetta la sfida, ma finisce
sconfitto. Fuggirà, per sottrarsi al destino che tragicamente incombe,
incalzato da un inverno interminabile, scaldato a tratti da amori che lo
affiancano senza accompagnarlo, cercando nell’avventura il contrappunto alla
solitudine. Una fuga che diviene anch’essa una partita senza fine contro il
destino e contro la morte, che di ogni destino è l’ultima padrona.
Alberto Ongaro Vive a Venezia, la sua città da sempre. Ma nella sua
vita avventurosa, che l’ha visto per molti anni inviato speciale per
«L’Europeo», ha viaggiato in tutto il mondo e soggiornato a lungo in America
del Sud e in Inghilterra. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti (a
lungo collaboratore e intimo amico di Hugo Pratt), è autore di diversi romanzi,
tra cui L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con
Piemme ha pubblicato fra gli altri La taverna del Doge Loredan, Il ponte della
solita ora, La versione spagnola, La maschera di Antenore, Interno argentino e
Un uomo alto vestito di bianco.La partita è stato premiato con il Super
Campiello nel 1986.
Titolo: Belle per sempre
Autore: Katherine Boo
Editore: Piemme
Collana: Voci
Pagine: 350
Prezzo: 9,90€
Trama: Si avvicinava la mezzanotte. La
donna con una gamba sola era atrocemente ustionata, e ormai la polizia di
Mumbai stava andando a prendere Abdul e suo padre. In una povera baracca vicino
all’aeroporto internazionale, i genitori di Abdul presero una decisione dopo
aver parlato brevemente. Il padre, malato, sarebbe rimasto nella casupola con
il tetto di lamiera e il pavimento ricoperto di immondizia dove vivevano in
undici, e si sarebbe fatto arrestare senza opporre resistenza. Abdul, l’unico
che guadagnasse per tutta la famiglia, doveva fuggire.Come sempre, l’opinione
del diretto interessato non era stata richiesta, e ora Abdul era in preda al
panico, incapace di pensare. Aveva sedici anni, o forse diciannove – i genitori
non si ricordavano mai una data. Allah, nella sua impenetrabile saggezza,
l’aveva fatto piccolo e scattante…Cosa si cela dietro le piastrelle italiane
(definite “beautiful forever”) che campeggiano sul muro che separa il viale
d’accesso all’aeroporto di Mumbai dallo slum di Annawadi?In un
romanzo-reportage che appassiona e commuove, il Premio Pulitzer Katherine Boo
racconta la vita di uno slum indiano durante l’arco di alcuni anni, seguendo da
vicino le vicende di diversi dei suoi abitanti.Un libro lirico, empatico, per
cui già si parla di una nuova evoluzione della narrative non fiction,
paragonandolo ai più grandi capolavori del genere.
Katherine
Boo Scrive per The
New Yorker ed è reporter per The Washington Post. Ha vinto il Premio
Pulitzer e il National Magazine Award. Da dieci anni, si divide tra gli Stati
Uniti e l’India. Questo è il suo primo libro.
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