martedì 30 ottobre 2012

Le uscite di oggi per Piemme



Titolo: Non tornerai mai più
Autore: Hans Koppel
Editore: Piemme
Collana: Linea Rossa
Pagine: 322
Prezzo: 9,90€
Trama: Venerdì sera. Ylva sta tornando a casa dopo un drink con i colleghi, l’iPod nelle orecchie e la musica ad alto volume.A un tratto un’auto la affianca, cogliendola di sorpresa. Conosce la donna al volante e l’uomo sul sedile posteriore, anche se non li vede da anni, da quando da Stoccolma si è trasferita nella cittadina in cui ora vive con Mike, suo marito, e la figlia Sanna. Quando i due le offrono un passaggio, ha un attimo di esitazione ma non se la sente di rifiutare. Ringrazia e sale.Poi il buio.Quando riprende i sensi, Ylva si ritrova imprigionata in una cantina, legata a un letto, gli occhi puntati su un televisore fissato al soffitto. Allora capisce: quello che vede sullo schermo è il giardino di casa sua e lei si trova a pochi metri da lì. A breve Mike inizierà ad allarmarsi per la sua assenza e Sanna a chiedere perché la mamma non torna. Un gioco sadico che i suoi aguzzini le infliggono tra sevizie di ogni tipo. Una violenza cieca, in apparenza. Se non fosse per quell’episodio del passato che Ylva ha cercato in ogni modo di dimenticare, ma che qualcuno, evidentemente, ha ancora ben impresso nella memoria.

Hans Koppel È lo pseudonimo dello scrittore svedese Petter Lidbeck. Nato nel 1964, vive a Stoccolma ed è autore di numerosi libri per bambini e di romanzi umoristici. Non tornerai mai più è il primo titolo di una trilogia thriller. Venduto in dieci Paesi, è stato finalista al Best Swedish Crime Novel Award e ha raggiunto la testa delle classifiche in Svezia, Inghilterra e Germania.

Titolo: Lo chef indiano
Autore: Jaspreet Singh
Editore: Piemme
Collana: Varia
Pagine: 294
Prezzo: 16,50€
Trama: Sul treno che lo sta portando in Kashmir da Delhi, Kirpal ripensa alla prima volta in cui ha intrapreso quel viaggio, quattordici anni prima. Era poco più di un ragazzino, scosso per la morte del padre e desideroso di seguirne le orme. Ma, ai piedi del ghiacciaio dove suo padre era perito in battaglia, lui non era stato destinato alla guerra, bensì alle cucine del generale: il regno dello chef Kishen.Lungo il tragitto, Kirpal (o Kip, come era stato soprannominato) ricorda il suo estroso maestro, le cui ricette erano metafore della vita, condite con discorsi sulle donne e sulla politica. Tra quei piatti, che racchiudevano il sapere e il sapore di tradizioni millenarie, si era compiuto per l’ingenuo apprendista l’ingresso nella vita adulta e nel mondo dei sensi.Il pensiero corre anche a Irem, la prigioniera musulmana: il contatto più ravvicinato che Kip avesse mai avuto con il nemico. E con l’amore. Non conoscendo parole per quel sentimento, aveva trovato un linguaggio tutto suo, fatto di spezie sapientemente dosate: aveva cucinato per quella donna, seguendo il gusto che lei e la sua cultura preferivano. Perché in quel luogo, eternamente conteso tra India e Pakistan, Kip aveva imparato che ingredienti di terre lontane possono dialogare tra loro ed è impensabile imprigionare un aroma dentro un confine: il cibo è terreno di incontro e di pace.Lo stesso Kip ora è in cerca di riconciliazione. Ha accettato di tornare per occuparsi del banchetto nuziale della figlia del generale. Ma prima c’è qualcosa da chiarire. Per liberarsi di un peso che lo accompagna da quattordici anni: il motivo stesso che lo ha spinto a lasciare tutto. La verità è ancora lassù, tra le montagne azzurre del Kashmir, e val bene un viaggio indietro nel tempo.

Jaspreet Singh Nato in Punjab, è cresciuto in Kashmir e in varie città dell’India. Laureato in ingegneria chimica, è stato per anni ricercatore scientifico prima di dedicarsi alla letteratura. Dopo una raccolta di racconti, Seventeen Tomatoes, acclamata dalla critica, ha scritto il suo primo romanzo, Lo chef indiano, vincitore del Georges Bugnet Award e finalista ad altri quattro premi letterari, tra cui il Commonwealth Writers’ Prize e l’IMPAC Dublin Literary Award. Attualmente vive in Canada.www.jaspreetsinghauthor.com

Titolo: Le donne non hanno tempo da perdere
Autore: Natasha Burton, Julie Fishman, Meagan McCrary
Editore: Piemme
Collana: Woman non fiction
Pagine: 304
Prezzo: 15,00€
Trama: Che il Principe Azzurro non esiste lo abbiamo capito. Che gli uomini di una volta sono come le mezze stagioni anche, e per quanto riguarda gli uomini forse è un bene. E diciamo pure che le donne sono diventate troppo esigenti. Però, di uno che al primo appuntamento vuole farci una foto da far vedere alla mamma, che per San Valentino ci regala un suo ritratto incorniciato, o peggio ancora che ci chiede continuamente se sembra grasso, non sappiamo proprio che farcene. E sono tutti aneddoti veri.Ogni donna dovrebbe saper decifrare i segnali d’allarme prima di decidere se buttarsi a capofitto o se darsela a gambe. Pensate a quel lampo di premonizione che avete avuto all’inizio di una storia, e che avete volutamente ignorato, per poi trovarvi a dire «avrei dovuto capirlo subito».Con i consigli delle autrici, raccolti in anni di esperienza sul campo, diretta e indiretta, imparerete a riconoscere ed evitare il corteggiatore seriale, il gay nascosto, il mammone a vita, il temporeggiatore... e potrete concentrarvi sull’esemplare di vero uomo che avrete intanto trovato.

Natasha Burton È una monogama seriale, attualmente si occupa di Glo.com, un sito di lifestyle al femminile in associazione con MSN e la rivista Elle.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Julie Fishman È un ex maschiaccio che insegna in un college di Hollywood e scrive commedie.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.
Meagan McCrary È insegnante di yoga e scrive per riviste di salute e benessere.
Vive a Los Angeles e ha conosciuto le altre coautrici a un Master universitario di scrittura creativa.


Titolo: La partita
Autore: Alberto Ongaro
Editore: Piemme
Collana: Varia
Pagine: 252
Prezzo: 16,50€
Trama: Francesco Sacredo, giovane nobiluomo veneziano, torna nella sua città dall’esilio a Corfù, cui è stato costretto dall’Inquisizione. La laguna, trasformata dal gelo in una trappola di ghiaccio, lo accoglie lugubre come la sorte che lo attende. Durante la sua assenza il vecchio padre ha infatti perso al gioco i suoi molti averi, vinti da una nobile tedesca, la contessa Matilde von Wallenstein. La nobildonna, vedova e smodatamente ricca grazie a una diabolica fortuna nei giochi d’azzardo, concede al giovane una possibilità: recuperare d’un colpo, in un’ultima partita, i denari, gli ori, i palazzi, le barche persi dal padre. La posta in gioco è però altissima, perché ciò su cui il giovane Sacredo deve puntare è la sua vita stessa. Se perde, infatti, diverrà anch’egli uno dei beni acquisiti dalla contessa, che ne “prenderà possesso”. Sacredo accetta la sfida, ma finisce sconfitto. Fuggirà, per sottrarsi al destino che tragicamente incombe, incalzato da un inverno interminabile, scaldato a tratti da amori che lo affiancano senza accompagnarlo, cercando nell’avventura il contrappunto alla solitudine. Una fuga che diviene anch’essa una partita senza fine contro il destino e contro la morte, che di ogni destino è l’ultima padrona.

Alberto Ongaro Vive a Venezia, la sua città da sempre. Ma nella sua vita avventurosa, che l’ha visto per molti anni inviato speciale per «L’Europeo», ha viaggiato in tutto il mondo e soggiornato a lungo in America del Sud e in Inghilterra. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti (a lungo collaboratore e intimo amico di Hugo Pratt), è autore di diversi romanzi, tra cui L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con Piemme ha pubblicato fra gli altri La taverna del Doge Loredan, Il ponte della solita ora, La versione spagnola, La maschera di Antenore, Interno argentino e Un uomo alto vestito di bianco.La partita è stato premiato con il Super Campiello nel 1986.

Titolo: Belle per sempre
Autore: Katherine Boo
Editore: Piemme
Collana: Voci
Pagine: 350
Prezzo: 9,90€
Trama: Si avvicinava la mezzanotte. La donna con una gamba sola era atrocemente ustionata, e ormai la polizia di Mumbai stava andando a prendere Abdul e suo padre. In una povera baracca vicino all’aeroporto internazionale, i genitori di Abdul presero una decisione dopo aver parlato brevemente. Il padre, malato, sarebbe rimasto nella casupola con il tetto di lamiera e il pavimento ricoperto di immondizia dove vivevano in undici, e si sarebbe fatto arrestare senza opporre resistenza. Abdul, l’unico che guadagnasse per tutta la famiglia, doveva fuggire.Come sempre, l’opinione del diretto interessato non era stata richiesta, e ora Abdul era in preda al panico, incapace di pensare. Aveva sedici anni, o forse diciannove – i genitori non si ricordavano mai una data. Allah, nella sua impenetrabile saggezza, l’aveva fatto piccolo e scattante…Cosa si cela dietro le piastrelle italiane (definite “beautiful forever”) che campeggiano sul muro che separa il viale d’accesso all’aeroporto di Mumbai dallo slum di Annawadi?In un romanzo-reportage che appassiona e commuove, il Premio Pulitzer Katherine Boo racconta la vita di uno slum indiano durante l’arco di alcuni anni, seguendo da vicino le vicende di diversi dei suoi abitanti.Un libro lirico, empatico, per cui già si parla di una nuova evoluzione della narrative non fiction, paragonandolo ai più grandi capolavori del genere.

Katherine Boo Scrive per The New Yorker ed è reporter per The Washington Post. Ha vinto il Premio Pulitzer e il National Magazine Award. Da dieci anni, si divide tra gli Stati Uniti e l’India. Questo è il suo primo libro.

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