giovedì 29 settembre 2011

Recensione: Primavera in Borgogna di Luca Terenzoni

Buongiorno people :) Oggi ci diamo alle recensioni, ne ho tantissime da fare, quindi aspettatevene una marea in questi giorni xD Iniziamo subito con la prima, è la recensione di Primavera in Borgogna di Luca Terenzoni, edito dal Gruppo Albatros.

Titolo: Primavera in Borgogna
Autore: Luca Terenzoni
Editore: Gruppo Albatros
Collana: Nuove voci
Pagine: 155
Prezzo: 14,50€
Trama: Francesco è un quarantenne che si è appena lasciato, a un passo dalle nozze. Una mattina di primavera, mentre passeggiando a San Gimignano cerca di riafferrare il senso della sua vita, incontra un signore francese con il quale entra subito in sintonia e che gli propone di lavorare per lui, presso la sua azienda vinicola in Borgogna. Quella per la Francia è una passione che Francesco ha sempre coltivato. Si trova quindi di fronte alla possibilità di realizzare veramente il sogno di una vita. Così lascia il suo lavoro e si trasferisce pieno di entusiasmo. Le sue aspettative sono subito appagate: il posto è splendido, la collega Ludivine affascinante, il lavoro interessante. Fino a quando, oltre i colori pastello di quel paesaggio così tipicamente francese, non cominceranno a emergere i segni di un passato inquietante che riguarda sia il suo datore di lavoro, sia la bella Ludivine, della quale si sta ormai innamorando. Una prova decisiva per Francesco che, in un crescendo di colpi di scena, riuscirà a portare luce nel passato della donna e nel suo presente. 

Recensione
La storia si apre con Francesco, quarantenne con un lavoro prestigioso, in preda alla depressione: è stato lasciato da pochi giorni dalla sua fidanzata storica, subendo un duro colpo; l'unica cosa che sembra portargli un pò di pace interiore è l'ammirare il paesaggio toscano, con le sue colline e i suoi colori caldi. Deciso a riprendere in mano la sua vita, durante la visita ad un'enoteca di San Gimignano conosce in maniera fortuita un ricco signore francese, Jean-Marc Robin, imprenditore vinicolo della Borgogna; entrambi appassionati di vino, decidono di pranzare insieme, ed è così che il signor Robin offre a Francesco la possibilità di svoltare: gli propone di lavorare per lui in Francia. Inizialmente increto, dopo alcuni giorni Francesco decide di accettare l'offerta di lavoro e si prepara al traferimento; una volta in Francia, Francesco conosce la sua nuova collega, Ludivine, per cui prova subito una forte attrazione. Tra i due sembra scoccare la scintilla, ma Francesco non sa che Ludivine nasconde un segreto, e che il suo affabile datore di lavoro in realtà ha un passato decisamente oscuro..

Partiamo col dire che la storia non è male, forse un pò lenta nella parte iniziale, ma la svolta "gialla" si segue con interesse fino alla fine; la ricostruzione degli eventi passati è fatta bene ed è chiara, non restano quelle lacune che odio profondamente. Molto belle le descrizioni dei paesaggi, sembra proprio di osservare da una finestra ciò che il protagonista vede, i colori sono molto intensi, mi sono piaciute molto. 
Vedo nel personaggio di Francesco molto dello stesso autore: sia l'aspetto fisico che il percorso formativo coincidono, così come gli hobby; però in certi atteggiamenti l'ho trovato un pò spaccone direi, soprattutto nelle scene con Ludivine: se non mi avessero detto che l'autore era un uomo l'avrei capito da come descrive la ragazza, impossibile sbagliarsi. Ludivine dal canto suo è una ragazza descritta da un uomo: stangona bionda occhi azzurri tutta curve, un pò frivola e pure un pò gatta morta: non mi è piaciuto il suo personaggio, troppo stereotipato. Molto ben delineato invece il carattere di Robin, forse è il personaggio che è riuscito meglio nel complesso: si notano chiaramente i cambiamenti subiti col passare del tempo, ha una mente complessa e piacevole da sondare. 
A mio avviso alcune scene si sono svolte troppo velocemente, va bene che è un libro, però è abbastanza inconcepibile che uno sconosciuto ti offra un lavoro dopo averci pranzato insieme; frose poteva starci bene qualche scena del passato di Francesco, per inquadrare meglio il personaggio e vivere appieno il suo smarrimento iniziale. La scena più passionale del libro mi ha un pò fatto sorridere, proprio perchè è raccontata dal punto di vista maschile: quanto si nota la differenza tra un autore e un'autrice..
Ultima nota, troppi punti esclamativi: rendono i discorsi meno fluidi, forse è solo una mia impressione ma quando vedo un punto esclamativo penso sempre che la gente stia urlando..
Nel complesso la storia intesa come struttura portante è buona, andava forse un pò approfondita e "smussata" in certi punti per renderla più scorrevole :)

Fra

1 commento:

  1. Ringrazio Francesca per la sua simpaticissima recensione di "Primavera in Borgogna" e colgo l'occasione per segnalarvi il booktrailer del libro, che trovate qui: http://www.youtube.com/watch?v=XyeiQisYgO0

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