giovedì 17 marzo 2011

Sperling&Kupfer per i 150 anni dell'unità d'Italia

Buonasera :) pochi giorni fa ho ricevuto una newsletter dalla Sperling&Kupfer riguardante la festa per l'unità d'Italia: proponeva 2 libri molto interessanti, per cui ho deciso di postarli per farveli conoscere

Titolo: C'era una volta in Italia
Autore: Antonio Caprica
Pagine: 276
Prezzo: 18,50€
Trama: 18 febbraio 1861: Torino è invasa da una folla inusuale accorsa ad assistere al battesimo del Regno d'Italia Ad applaudire Vittorio Emanuele II una folla di deputati e senatori, tra i quali Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, Massimo d'Azeglio e Garibaldi in camicia rossa. In mezzo a loro il nostro inviato speciale Antonio Caprarica. Come nasce l'Italia? Qual è il suo vero volto? A Napoli la corte borbonica ribolle di complotti, garibaldini fasulli si mettono in fila per ricevere la pensione dei combattenti e nei bassi i diseredati continuano la loro misera vita. In Calabria, la nuova amministrazione si presenta con un'idea ben strana: per assicurare l'igiene e la salute pubblica, si mettano al bando i maiali! Nel Sud del Paese inizia la guerra civile tra i "briganti" e l'esercito dei "galantuomini", che si rivelano efferati torturatori, mentre altrove patrioti ignari di questa brutale realtà continuano a morire per riunire tutta la nazione e conquistare Roma, dove Pio IX mette a morte i "liberali" e ordina incursioni della polizia morale nelle alcove sospette di immoralità. Caprarica incontra nobildonne che passano dai salotti agli ospedali da campo; uomini "di penna e d'azione" che lasciano gli studi per combattere; madri che incoraggiano i figli a non abbandonare la lotta e ragazze che si uniscono ai garibaldini. Il cronista raccoglie le loro vicende e le registra con fedeltà e vivacità, per comporre un quadro completo e veritiero dell'Italia che si affaccia alla Storia.

Titolo: 1861
Autore: Giovanni Fasanella, Antonella Grippo
Pagine: 288
Prezzo: 18,50€
Trama: L'Italia non è cambiata. È diventata quello che oggi è perché è nata così ed è stata raccontata in un certo modo. La retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia. E così, se oggi si vuole capire questo Paese "malato", affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita. Questo libro riannoda un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l'Unità fu prima realizzata e poi gestita. Il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l'opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c'è. Anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi è irrimediabilmente colpevole. Giovanni Fasanella e Antonella Grippo con quest'opera scomoda, cruda e antiretorica sono ripartiti dall'inizio e hanno raccontato ciò che per troppo tempo è stato indicibile. Di molti libri si dice che "si leggono come un romanzo". È vero anche per 1861, con un'unica differenza: sarebbe bello che si trattasse di un romanzo, perché significherebbe che è una storia inventata. Ma non è così.

Interessanti per capire meglio la storia del nostro paese, mi sento di consigliarli a chi non sa perchè sia stato scelto il 17 marzo per festeggiare (vedi: politici)

Stay tuned!!

Fra

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