Titolo:
Uccidi la leggenda
Autore:
Craig McDonald
Editore:
Giunti
Collana:
M
Pagine:
432
Prezzo:
12,90€
Trama:
È il 2 luglio del
1961, Hemingway viene trovato ucciso nella sua casa a Ketchum da un colpo di
fucile alla testa. Il caso viene archiviato come suicidio e da lì ha inizio la
leggenda.
Quattro anni dopo, sempre nella Sun Valley, Hector Lassiter, stravagante autore di romanzi polizieschi, avventuriero, tombeur de femmes e amico di Hemingway fin dai ruggenti anni parigini, viene invitato a una conferenza internazionale sullo scrittore. Si ripropone allora di incontrare la vedova per chiederle di certi manoscritti apparsi in circostanze quanto mai misteriose. A Ketchum arriva, in compagnia dell’affascinante moglie, anche il professor Paulson, un accademico ingaggiato da Mary Hemingway per scrivere la propria biografia. Paulson, studioso mediocre, in realtà approfitta delle circostanze per indagare, perché sospetta da sempre che il suicidio di Hemingway non sia altro che una messa in scena. A intorbidire le acque contribuisce la presenza del losco agente dell’Fbi Creedy, inviato da J. Edgar Hoover per minare la reputazione non solo di Hemingway, ma anche di una certa frangia della letteratura americana che a lui si ispira. Hector intanto viene a conoscenza di verità scomode che si dipanano in insospettabili intrighi e cospirazioni tessuti nell’ombra da decenni.
Quattro anni dopo, sempre nella Sun Valley, Hector Lassiter, stravagante autore di romanzi polizieschi, avventuriero, tombeur de femmes e amico di Hemingway fin dai ruggenti anni parigini, viene invitato a una conferenza internazionale sullo scrittore. Si ripropone allora di incontrare la vedova per chiederle di certi manoscritti apparsi in circostanze quanto mai misteriose. A Ketchum arriva, in compagnia dell’affascinante moglie, anche il professor Paulson, un accademico ingaggiato da Mary Hemingway per scrivere la propria biografia. Paulson, studioso mediocre, in realtà approfitta delle circostanze per indagare, perché sospetta da sempre che il suicidio di Hemingway non sia altro che una messa in scena. A intorbidire le acque contribuisce la presenza del losco agente dell’Fbi Creedy, inviato da J. Edgar Hoover per minare la reputazione non solo di Hemingway, ma anche di una certa frangia della letteratura americana che a lui si ispira. Hector intanto viene a conoscenza di verità scomode che si dipanano in insospettabili intrighi e cospirazioni tessuti nell’ombra da decenni.
Hanno
detto:
«La lotta per entrare nell’olimpo
della crime fiction si fa sempre più dura, ma non perdete di vista Craig
McDonald. È astuto, brillante e – cosa più unica che rara – assolutamente
originale. Non vedo l’ora di conoscere la sua prossima mossa.»
Laura Lippmann
Laura Lippmann
«Un mix intrigante e convincente di
storia e hard boiled.»
Kirkus Reviews
Kirkus Reviews
Craig McDonald ha esordito nel 2007 con il
romanzo Head Games, in cui debutta l’affascinante figura di Hector Lassiter,
che appare anche in Toros &Torsos, One True Sentence e Never Send ’em to
the River. McDonald è anche un saggista molto noto nel campo del poliziesco e
un brillante intervistatore: Art in the Blood, Rouge Males e ’Til Somebody
Dies, raccolgono i suoi colloqui con colleghi del calibro di James Crumley,
Michael Connelly, James Ellroy, James Sallis e molti altri.
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