Titolo:
L’artista della
morte
Autore:
Alejandro Aris
Editore:
Tre60
Pagine:
360
Prezzo:
9,90€
Data
di uscita: 24
maggio 2012
Trama:
Washington,
1968. Dopo aver trascorso più di due anni nell'inferno del Vietnam, il dottor
Kenneth Philbin è abituato ad affrontare le atroci sofferenze dei feriti e a
confrontarsi quotidianamente con l'orrore della morte. Tuttavia neanche lui può
rimanere indifferente davanti a uno spettacolo cosi macabro e inquietante: un
uomo seminudo crocifisso ai pali di sostegno di un molo. Poco sopra la testa
della vittima, è stato inchiodato un foglietto con scritto
"Salvador", mentre sull'acqua sottostante c'è una piccola
imbarcazione. Sebbene Kenneth, in qualità di chirurgo del pronto soccorso, sia
stato convocato dalla polizia solo per certificare la causa della morte, è lui
il primo a capire che la scena del crimine è l'esatta riproduzione dì un
celebre quadro di Salvador Dalì, il "Cristo di san Giovanni della
Croce". E, nel giro di pochi giorni, arrivano due terribili conferme: la
polizia infatti trova un cadavere disposto in modo da raffigurare l'"Uomo
vitruviano" di Leonardo, e un altro che richiama la "Lezione di
anatomia del dottor Tulp" di Rembrandt. Ma è la maestria con cui i corpi
sono stati sezionati a mettere in allarme Kenneth: l'omicida non è ossessionato
soltanto dalle opere d'arte, ma anche dal corpo umano, ed è chiaro che ha una
profonda conoscenza dell'anatomia e una straordinaria abilità chirurgica. Forse
l'assassino è molto più vicino di quanto Kenneth possa immaginare, ed è proprio
a lui che ha lanciato la sfida...
una trama interessante ;-)
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