Autore: Davide Maselli
Editore: Rupe Mutevole
Collana: La quiete e l’inquietudine
Pagine: 44
Prezzo: 10,00€
Per
conoscere meglio l’autore (che potete contattare anche su facebook) vi propongo questa breve intervista, buona lettura ^^
1. Benvenuto Davide, grazie per aver accettato
l'invito a questa intervista. Per rompere un po’ il ghiaccio inizierei con le
domande classiche, del tipo: Chi è Davide? Descriviti ai nostri lettori.
Grazie a te Francesca e buongiorno!
Di me, posso dire che sono un ragazzo di 22 anni che
cerca di inseguire i propri sogni. All'università frequento la facoltà di
Psicologia; non mi piace molto studiare, ma se c'è una cosa che voglio davvero
fare è il terapeuta: questo per me significa soprattuto aiutare le persone a
vedere diversamente le cose. Pratico Yoga e meditazione da circa tre anni, e
Aikido da quasi un anno. Ho svolto diversi lavoretti, e ne cerco uno con cui
non gravare troppo sulla mia famiglia con cui vivo.
2. Come è nata la passione per la lettura? C'è stato
un momento decisivo nella tua vita oppure è stato più un processo graduale?
Ricordo che mia madre mi convinse a leggere un libro:
si trattava di due bambini molto piccoli che si innamoravano, e lui donava a
lei il suo primo dentino da latte.
Più avanti, nacque la mia passione per la lettura, che
ultimamente ho abbandonato, forse per via della mole di studio universitaria.
Negli anni delle scuole medie e del liceo, i miei autori preferiti erano Isaac
Asimov, Oscar Wilde, Milan Kundera ed Herman Hesse, dei quali ho letto quasi
tutto. Poi sono passato alla manualistica, tra cui Freud e Jung, e testi di
Spiritualità.
3. Quando hai iniziato a pensare di voler provare la
carriera di scrittore?
Forse per via dell'ambiente in cui sono cresciuto,
volere fare lo scittore era uno dei miei sogni nel cassetto: mia madre è
insegnante di lettere, le sue sorelle lavorano nell'ambito dell'istruzione, e
il nonno materno, mio grande amico e maestro, era direttore didattico del
distretto lucano e mi ha iniziato alla letteratura, al latino, alla
filosofia...
4. Nel periodo in cui hai scritto Caos di Cose a Caso
hai mai avuto la tentazione di mollare?
In realtà non ho mai cominciato né finito di scrivere
Caos di Cose a Caso: si tratta di una semplice raccolta di pensieri e poesie
che ho scritto nel corso degli anni dell'adolescenza, per me, senza nessuno
scopo. Mollare per me significa lasciare cadere legami e sovrastrutture, per
mettermi al servizio della scrittura e riscoprire le mie emozioni più profonde,
con gioia e commozione.
5. Hai un particolare momento della giornata e luogo
in cui ti piace scrivere?
Non sono io a scegliere quando né cosa scrivere. Nasce
qualcosa dentro, e io lascio che esca, che si manifesti sotto forma di scrittura.
Altrimenti, posso cercare dentro me questa sensazione, questo pathos, questo
"di più", e coltivarlo.
6. C’è un genere che ti piace molto leggere? Hai mai
pensato di scrivere un libro proprio di quel genere?
Sono poco bravo a classificare i generi, ma fra tutti
ho adorato il romanzo sentimentale e psicologico. Mi piace entrare nella mente,
nei cuori e nel corpo delle persone che amano, senza mezzi termini,
direttamente nelle loro vite.
7. Domanda classica: autore e libro preferito?
Risposta telegrafica: La vita è altrove di Milan
Kundera.
Oggi non lo rileggerei, ma mi ha segnato profondamente
e me lo porto sempre dentro.
Chissà a quanti amici l'ho regalato!
8. E-book si o e-book no? Questa è una domanda che
tormenta noi lettori, come si può rinunciare alle sensazioni che proviamo
tenendo in mano un libro?
Lascio che sia una scelta del lettore. Non mi va di
arrogarmi il diritto di decidere. Il mio compito è scrivere, l'importante è
questo: vada pure per l'e-book. Io senceramente faccio fatica a leggere a
monitor e preferisco il libro. Il bello è che puoi appoggiarlo da qualche parte
e dimenticarlo lì; poi lo guardi, e ricordi le emozioni che ti suscita.
9. Passiamo alle domande sul tuo libro, Caos di Cose a
Caso; puoi raccontarci qualcosa in più sui temi trattati?
Sono emozioni, sono solo emozioni. Credo di essere
sceso nel profondo per coglierne l'essenza. Immagini, suoni, scenari...
qualcosa di suggestivo, senza logica. Dalla scrittura è bello lasciarsi
trasportare, è un'anima mistica, un'amica fidata, e sceglie lei cosa
scrivere... quali temi trattare, a me non interessa. Va bene tutto, purché sia
sentito con passione e con poesia.
10. Quando hai iniziato a scrivere questa raccolta
pensavi effettivamente di pubblicarla?
Assolutamente no. Sono stato "trovato"
online. Ogni tanto pubblico qualcosa su un sito di racconti e poesie, e un
giorno ho ricevuto un messaggio col quale un editore mi chiedeva se volessi
pubblicare. Ho accettato senza pensarci troppo. Solo adesso, a distanza di un
anno, comincio a pensare a una possibile fama e future pubblicazioni, a
organizzare con un po' di criterio i miei movimenti in campo letterario.
11. Hai altri progetti letterari in vista? Se sì,
continuerai a trattare questo genere?
Mi piace scrivere, e l'idea di avere tra le mani
l'edizione dei miei racconti e poesie è davvero allettante. Sapere che le
persone possono fruire delle mie creazioni, della mia immaginazione, dei miei
pensieri... delle mie emozioni! Penso proprio che continuerò.
Attualmente ho un progetto in corso d'opera,
totalmente diverso dal primo libro. Si tratta di una storia, ma di più non
posso dire: è tutto da scoprire.
Grazie di nuovo per la disponibilità Davide, in bocca
al lupo per tutto e a presto!
Grazie a te Francesca! Alla prossima,
Davide.
Davide,sono contenta che questo tuo libro sia uscito e che la tua poetica abbia modo di essere scoperta. Sei un ragazzo dallo stile già profondo e ben delineato. Inquieto sano e creativo, profondo e stimolante per i giovani lettori. Avrai ancora molto da dire e nuovi percorsi per emozionare. Grande!
RispondiEliminaSei bellissimo <3
RispondiEliminaTua sorella.
Grazie Silvia.
RispondiEliminaGrande sorella!