giovedì 29 novembre 2012

Recensione: La quinta costellazione del cuore di Monika Peetz

Buona lettura ^^


Titolo: La quinta costellazione del cuore
Autore: Monika Peetz
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 304
Prezzo: 16,40€
Trama: L'aria tersa tremola per la calura di giugno. Judith, in piedi all'ombra di un albero ai bordi della spiaggia di Narbonne, si guarda intorno. Niente è come dovrebbe essere. È tutto falso. È tutta una menzogna.
Sul sentiero non c'è anima viva. È su questa strada solitaria che Judith, uno zaino in spalla e tanta confusione in testa, sta per ricominciare la sua vita. Ha appena perso il marito Arne, e non ha che una certezza: per chiudere con il passato deve ripercorrere i passi di Arne, seguendo gli appunti del diario che l'uomo aveva scritto durante il suo ultimo viaggio verso Santiago de Compostela.
Con lei ci sono le amiche più care, quelle del martedì: la selvaggia Kiki, la fredda Caroline, l'eccentrica Estelle e la perfetta Eva. Per loro quello è un viaggio ribelle e scanzonato, la possibilità di sentirsi finalmente libere dalla vita di ogni giorno, come ai vecchi tempi quando dormivano sotto lo scintillio notturno delle costellazioni.
Ma per Judith quel viaggio assume immediatamente una dimensione diversa. Sconvolgente. Bastano pochi chilometri per capire che nel diario di Arne c'è qualcosa di strano: le indicazioni sono sbagliate, nulla di quello che lui descrive corrisponde a ciò che lei vede. È tutto inventato o copiato da Internet. Judith non riesce ad accettare che l'uomo che le è stato accanto non fosse quello che credeva. Eppure deve imparare a leggere dietro quelle parole per capire cosa nascondesse Arne. E deve imparare a leggere anche dietro le parole delle sue amiche. Judith non si può fidare di niente e di nessuno. A guidarla adesso c'è solo una costellazione, quella del suo cuore. Solo così potrà finalmente imparare a credere in sé stessa.

Recensione

Protagoniste di questo romanzo sono cinque amiche che da ormai quindici anni si frequentano abitualmente il martedì, tanto da arrivare a definirsi “le amiche del martedì”: Caroline, avvocato penalista di successo, ha una famiglia e una vita perfette; Eva, un tempo medico brillante, ha ormai abbandonato l’esercizio della professione per dedicarsi totalmente alla gestione della sua numerosa famiglia e della cucina; Estelle, la grande dame del gruppo, ha una sua particolare visione della vita in cui spa e personal shopper occupano posti di rilievo; Judith, la più fragile, prende raramente iniziative e ha paura di esporsi, fortunatamente ci pensa il marito Arne a farlo per lei; infine Kiki, la più giovane del gruppo, a trentacinque anni è riuscita ad avere all’attivo giusto una carriera mai decollata e una serie di uomini non importanti. Le cinque donne non potrebbero essere più diverse, eppure è proprio la differenza di carattere a legarle così profondamente, per questo, dopo la tragica morte di Arne, il gruppo decide di seguire Judith in un pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, inconsapevole dei segreti che ognuna di loro cela e che non tarderanno ad emergere..

Avevo sottovalutato questo libro, lo ammetto, temevo di ritrovarmi a leggere uno dei soliti romanzi “alla Sparks” che proprio non riesco a digerire, e invece mi sono ricreduta. La storia inizia con un evento tragico, la morte del marito di una delle cinque protagoniste; Judith, di carattere normalmente debole, ne esce emotivamente e fisicamente distrutta, e sono proprio le amiche a cercare di consolarla. L’occasione per voltare pagina si presenta all’improvviso, con la scoperta del diario di Arne in cui quest’ultimo ha descritto il suo recente pellegrinaggio verso Santiago de Compostela, interrotto per l’avanzare della malattia; le amiche, nonostante qualche titubanza iniziale, decidono di seguire Judith in questo viaggio, sperando che possa trovare un po’ di pace. Da qui inizia la parte più interessante del libro, con la descrizione del cammino con le relative difficoltà; i chilomentri da percorrere sono tanti e il percorso non è dei migliori, eppure le amiche procedono. Non mancano i momenti esilaranti, come le scene in cui Estelle se la prende con il suo fashion ma scomodissimo trolley, ma anche i momenti di riflessione sono interessanti.
Senza dubbio il mio personaggio preferito è proprio Estelle, una donna decisa della lingua tagliente, sempre pronta a sdrammatizzare con una battuta i momenti più pesanti; al contrario ho letteralmente detestato Judith e il suo continuo poiangersi addosso, se leggerete il libro sono sicura che sarete d’accordo con me.
Nelle ultime pagine del libro poi è riportata una breve intervista in cui l’autrice afferma che molto probabilmente il libro avrà un seguito; lo leggerò sicuramente :)

Consigliato a chiunque veda il viaggio come strumento per conoscere se stesso.

Fra

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