Titolo:
La quinta
costellazione del cuore
Autore:
Monika Peetz
Editore: Garzanti
Collana:
Narratori moderni
Pagine:
304
Prezzo:
16,40€
Trama: L'aria tersa tremola per la calura
di giugno. Judith, in piedi all'ombra di un albero ai bordi della spiaggia di
Narbonne, si guarda intorno. Niente è come dovrebbe essere. È tutto falso. È
tutta una menzogna.
Sul
sentiero non c'è anima viva. È su questa strada solitaria che Judith, uno zaino
in spalla e tanta confusione in testa, sta per ricominciare la sua vita. Ha
appena perso il marito Arne, e non ha che una certezza: per chiudere con il
passato deve ripercorrere i passi di Arne, seguendo gli appunti del diario che
l'uomo aveva scritto durante il suo ultimo viaggio verso Santiago de
Compostela.
Con lei
ci sono le amiche più care, quelle del martedì: la selvaggia Kiki, la fredda
Caroline, l'eccentrica Estelle e la perfetta Eva. Per loro quello è un viaggio
ribelle e scanzonato, la possibilità di sentirsi finalmente libere dalla vita
di ogni giorno, come ai vecchi tempi quando dormivano sotto lo scintillio
notturno delle costellazioni.
Ma per
Judith quel viaggio assume immediatamente una dimensione diversa. Sconvolgente.
Bastano pochi chilometri per capire che nel diario di Arne c'è qualcosa di
strano: le indicazioni sono sbagliate, nulla di quello che lui descrive
corrisponde a ciò che lei vede. È tutto inventato o copiato da Internet. Judith
non riesce ad accettare che l'uomo che le è stato accanto non fosse quello che
credeva. Eppure deve imparare a leggere dietro quelle parole per capire cosa
nascondesse Arne. E deve imparare a leggere anche dietro le parole delle sue
amiche. Judith non si può fidare di niente e di nessuno. A guidarla adesso c'è
solo una costellazione, quella del suo cuore. Solo così potrà finalmente
imparare a credere in sé stessa.
Recensione
Protagoniste
di questo romanzo sono cinque amiche che da ormai quindici anni si frequentano
abitualmente il martedì, tanto da arrivare a definirsi “le amiche del martedì”:
Caroline, avvocato penalista di successo, ha una famiglia e una vita perfette;
Eva, un tempo medico brillante, ha ormai abbandonato l’esercizio della
professione per dedicarsi totalmente alla gestione della sua numerosa famiglia
e della cucina; Estelle, la grande dame del
gruppo, ha una sua particolare visione della vita in cui spa e personal shopper
occupano posti di rilievo; Judith, la più fragile, prende raramente iniziative
e ha paura di esporsi, fortunatamente ci pensa il marito Arne a farlo per lei;
infine Kiki, la più giovane del gruppo, a trentacinque anni è riuscita ad avere
all’attivo giusto una carriera mai decollata e una serie di uomini non
importanti. Le cinque donne non potrebbero essere più diverse, eppure è proprio
la differenza di carattere a legarle così profondamente, per questo, dopo la
tragica morte di Arne, il gruppo decide di seguire Judith in un pellegrinaggio
verso Santiago de Compostela, inconsapevole dei segreti che ognuna di loro cela
e che non tarderanno ad emergere..
Avevo sottovalutato
questo libro, lo ammetto, temevo di ritrovarmi a leggere uno dei soliti romanzi
“alla Sparks” che proprio non riesco a digerire, e invece mi sono ricreduta. La
storia inizia con un evento tragico, la morte del marito di una delle cinque
protagoniste; Judith, di carattere normalmente debole, ne esce emotivamente e
fisicamente distrutta, e sono proprio le amiche a cercare di consolarla. L’occasione
per voltare pagina si presenta all’improvviso, con la scoperta del diario di
Arne in cui quest’ultimo ha descritto il suo recente pellegrinaggio verso
Santiago de Compostela, interrotto per l’avanzare della malattia; le amiche,
nonostante qualche titubanza iniziale, decidono di seguire Judith in questo
viaggio, sperando che possa trovare un po’ di pace. Da qui inizia la parte più
interessante del libro, con la descrizione del cammino con le relative
difficoltà; i chilomentri da percorrere sono tanti e il percorso non è dei
migliori, eppure le amiche procedono. Non mancano i momenti esilaranti, come le
scene in cui Estelle se la prende con il suo fashion ma scomodissimo trolley,
ma anche i momenti di riflessione sono interessanti.
Senza dubbio
il mio personaggio preferito è proprio Estelle, una donna decisa della lingua
tagliente, sempre pronta a sdrammatizzare con una battuta i momenti più
pesanti; al contrario ho letteralmente detestato Judith e il suo continuo
poiangersi addosso, se leggerete il libro sono sicura che sarete d’accordo con
me.
Nelle ultime
pagine del libro poi è riportata una breve intervista in cui l’autrice afferma che
molto probabilmente il libro avrà un seguito; lo leggerò sicuramente :)
Consigliato
a chiunque veda il viaggio come strumento per conoscere se stesso.
Fra
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