Titolo: Incarceron
Autore: Catherine Fisher
Editore: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 350
Prezzo: 14,00€
Trama: Incarceron è una prigione
avveniristica e invisibile, dove i discendenti dei prigionieri originari vivono
in un mondo oscuro scosso da rivalità e violenze. È un incrocio di inquietanti
tecnologie, un edificio vivente, un Grande Fratello vendicativo e sempre in
guardia, corredato di camere di tortura, sotterranei e passaggi segreti.
In
questo luogo un giovane prigioniero, Finn, ha delle visioni della sua vita
precedente e non riesce a convincersi di essere nato e cresciuto lì.
Nel
mondo esterno Claudia, figlia del direttore di Incarceron, è intrappolata in un
altro tipo di prigione – un universo tecnologico ma costruito con meticolosa
cura affinché appaia come un’epoca antica – dove l'attende un matrimonio
combinato con un ricco playboy che lei odia.
Arriverà
un momento in cui Claudia e Finn, contemporaneamente, troveranno un oggetto,
una chiave di cristallo, attraverso la quale potranno parlarsi. E allora sarà
solo questione di tempo prima che i due mondi, finora separati dagli spessi
muri di Incarceron, entrino in contatto…
Recensione
Protagonisti
di questo romanzo sono Finn e Claudia, due ragazzi che condividono la
condizione di prigionieri, anche se in modi diametralmente opposti: Finn è uno
dei tantissimi prigionieri di Incarceron, la sconfinata e iper tecnologia
prigione da cui nessuno può fuggire; Claudia è invece la figlia del Guardiano
di Incarceron, che per lei ha in mente un futuro ben definito: sposerà l’erede
al trono, Caspar, un ragazzino borioso dai modi a dir poco sgradevoli,
diventanto quindi regina del regno. Sentendosi intrappolata in una prigione
dorata, Claudia trova una valvola di sfogo nelle lezioni con il Sapiente Jared,
l’unico vero amico di cui possa fidarsi e a cui possa confidare le sue
frustrazioni: il padre non le ha mai mostrato affetto, preso dal suo ruolo di
Guardiano, ed è per questo che la ragazza ha deciso di trovare l’entrata della
prigione. Sì perché lei e tutti gli abitanti del Fuori non hanno idea di come
siano le condizioni di vita Dentro: è diffusa l’idea che la prigione sia un
paradiso, un posto meraviglioso in cui non vi sono lotte intestine e giochi
politici. Sarà solo dopo aver conosciuto Finn attraverso una misteriosa chiave
che Claudia aprirà gli occhi sul reale aspetto della prigione, e questa non
sarà la sola rivelazione sconcertante..
Nonostante
un inizio un po’ lento, Incarceron è sicuramente un romanzo in grado di entusiasmare
il lettore: ci troviamo in un mondo totalmente diverso rispetto a quello che
conosciamo, un mondo in cui nonostante si possa intuire la presenza di una
tecnologia più che avanzata vige un rigido Protocollo, per cui i paesaggi, la
popolazione e lo stile di vita ricordano il Medioevo. Allo stesso tempo
centinaia di migliaia di persone sono prigioniere di Incarceron, un carcere
vivente che segue i suoi figli e sa tutto di loro; i suoi occhi sono ovunque e
registrano ogni movimento, al minimo segnale di rivolta la Prigione interviene
disperdendo la folla attraverso strani meccanismi. La Prigione è talmente vasta
che nessuno ne ha mai trovato i confini, eccetto il personaggio leggendario di
Sapphique.
La
lentezza iniziale è dovuta al fatto che ci ritroviamo di fronte ad uno scenario
molto complesso e innovativo, per cui riuscire ad immedesimarsi nei personaggi
può risultare più complicato rispetto ad un normale paranormal. Tuttavia è
proprio la complessità dello scenario a rendere questa lettura così
interessante, ve lo assicuro :)
I
personaggi sono interessanti, più Finn che Claudia in quanto è interessante
scoprire la sua storia di Starseer e di “nato in cella”; sicuramente le scene
ambientate all’interno della Prigione sono quelle più intriganti e curiose,
capirne le dinamiche non è sempre così semplice.. Mi è piaciuto molto il
finale, chiaramente aperto per un seguito che speriamo di non dover attendere
troppo dato che all’estero è già pubblicato da diverso tempo ^^
Consigliato!!
Fra
Io sono ancora indecisa.. non mi convince del tutto, ma se dovesse capitarmene l'occasione proverò a leggerlo comunque ^^
RispondiEliminaBene bene, con questa recensione credo inizierò a leggere "Incarceron" sfidandolo. E' un periodo che non amo molto le letture impegnative, ma sono così curiosa di leggerlo che credo me ne fregherò di questo "umore contrario" xD
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