domenica 10 febbraio 2013

Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks



Buona lettura ^^

Titolo: Il canto del cielo
Autore: Sebastian Faulks
Editore: Beat
Collana: Superbeat
Pagine: 496
Prezzo: 13,90€
Trama: Stephen Wraysford è un ventenne inglese, orfano e senza più legami, trasferitosi in Francia per lavorare in un’industria tessile. Isabelle è una ragazza irreprensibile, che rispetta, con rassegnazione, i doveri coniugali di un matrimonio combinato. Quando si incontrano, ad Amiens, nel 1910, i due vengono travolti da una passione bruciante che non possono ignorare. Ma quando Isabelle scopre di essere incinta, la loro relazione s’interrompe bruscamente. Entrambi torneranno alla vita di tutti i giorni, ma la cicatrice di quell’amore segnerà per sempre le loro esistenze. Pochi anni dopo, la Grande Guerra sconvolge il continente. Nel 1917 Stephen è di nuovo in Francia, a lottare per la vita nel corso dei conflitti in cui si ritroverà a combattere tra le fila dell’esercito inglese, nel mezzo delle carneficine a cui dovrà assistere. Sopravvissuto, e di nuovo sui luoghi della passione, ritroverà Isabelle, profondamente segnata, nel corpo e nello spirito, dalle atrocità del conflitto..

Recensione

Stephen è un ragazzo britannico trasferitosi temporaneamente in Francia per lavoro: dovrà assistere alle tecniche di lavorazione dei tessuti adottate nell’industria di un ricco imprenditore del luogo per poi fare rapporto al suo datore di lavoro in Inghilterra; ospitato dunque da Monsieur Azaire, Stephen trascorre piacevoli giornate in compagnia della sua famiglia, e specialmente della giovane moglie Isabelle. Questa, consapevole fin da subito delle sue attenzioni, inizialmente tenta di scoraggiare il giovane dal prendere decisioni di cui entrambi finirebbero per pentirsi, ma alla fine cede alla passione. I due decidono dunque di partire lasciandosi tutto alle spalle per iniziare la loro vita insieme, ma quando Isabelle scopre di essere incinta viene presa dal panico e decide di lasciare Stephen per tornare dal marito e dai figliastri. Passano gli anni e si arriva alla Grande Guerra: Stephen ormai è un ufficiale il cui cuore è indurito dalle atrocità del conflitto, eppure dentro di sé la scintilla per la donna che l’ha abbandonato è ancora viva e pronta a divampare; ed è proprio il destino ad accendere la miccia..

Un romanzo che lascia il segno, una storia che ti scava dentro con immagini crude ma che riesce a scaldarti il cuore con brevissimi momenti magici; questo e molto altro è Il canto del cielo, un racconto di un amore ma anche di un conflitto, di due persone che inseguono la propria felicità ma anche di un esercito di uomini piegati, spezzati, torturati dalla nostalgia di casa e degradati a semplici ammassi di carne.
La storia si articola attraverso tre periodi temporali: gli anni prima della guerra, in cui viene narrata la storia clandestina tra i due protagonisti; gli anni del conflitto, la parte centrale del libro, scandita da avanzate attraverso il territorio francese e attacchi vani, a cui solo pochi fortunati riescono a sopravvivere, se si può definire sopravvivenza strisciare tra i cadaveri alla ricerca di un amico, un fratello, nella speranza di non trovarlo tra i caduti. Infine l’ultima parte, in cui la nipote di Isabelle ripercorre la storia dei nonni grazie ad alcuni diari di Stephen ritrovati in soffitta. Senza dubbio la parte che più ho preferito è stata quella ambientata durante la guerra, l’ho sentita di più rispetto alle altre, ho provato emozioni più intense leggendo le storie dei vari soldati piuttosto che la storia d’amore tra i due protagonisti; io penso che comunque questo fosse il fine dell’autore, in realtà la relazione tra i due sembra più un mezzo per arrivare a comprendere pienamente l’evoluzione caratteriale dei personaggi e capire quanto il conflitto possa averli cambiati per sempre. Almeno, io l’ho intesa in questo modo.
E’ stato davvero interessante (e anche triste) conoscere i vari soldati, osservare i vari modi in cui ognuno rispondeva alla tensione dei minuti prima degli attacchi, ai bombardamenti e alla continua presenza della morte, è incredibile pensare quanto l’essere umano sia in grado di adattarsi anche alle situazioni più disagiate pur di sopravvivere. Perché questo è l’obiettivo dei personaggi: non la vittoria finale, o il ritorno a casa, ma sopravvivere alla giornata, all’attacco, al bombardamento o anche solo all’inevitabile crollo fisico e mentale. Tutte queste emozioni sono trasmesse dall’autore con incredibile maestria, sembra quasi di provarle in prima persona e dispiace tantissimo quando uno dei soldati conosciuti viene ucciso. Senza dubbio il mio personaggio preferito è stato Firebrace, uno degli scavatori impegnati a piazzare mine nelle gallerie per far saltare i punti di ascolto tedeschi.

In sostanza mi è piaciuto molto, peccato per l’eccessiva lentezza di alcuni passaggi che smorza il ritmo narrativo, nonostante questo difetto il romanzo rimane una delle letture più interessanti del 2013 :)

Consigliato!!

Fra

1 commento:

  1. "Recensione: Il canto del cielo di Sebastian Faulks" is very good book to learn.

    english novels

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