giovedì 19 luglio 2012

Recensione: L'ultima notte a Madrid di Ana Ramirez Canil

Buona lettura ^^

Titolo: L'ultima notte a Madrid
Autore: Ana Ramirez Canil
Editore: Mondadori
Collana: Oscar
Pagine: 516
Prezzo: 9,90€
Trama: Due donne, due mondi, due modi diversi di guardare alla vita. E all'amore. In un affresco emozionante della Spagna del dopoguerra. È l'estate del '39 e durante le vacanze si intrecciano le vite di due giovani, travolti da una passione bruciante, da un amore tenace come la roccia delle montagne della sierra. Jimena e Luis si riconoscono e si desiderano. Ma tutto sembra congiurare per separarli: la differenza di origini sociali (lei proviene da una famiglia contadina, lui dall'ambiente sofisticato dell'alta borghesia) e il vento impetuoso della Storia che sta sgretolando intorno a loro il mondo come l'hanno sinora conosciuto. Jimena e Luis si sposano. E la decisione di andare insieme a Madrid, nella città lacerata dal franchismo e dalla guerra civile, sembra mettere ancor più a repentaglio il loro futuro. Un'altra donna sogna e si strugge, nei Paesi Baschi sfiorati dalla monarchia e oppressi da un'intransigente morale cattolica. Anche María Topete incontrerà l'amore ma una svolta improvvisa, destinata a forgiarle per sempre il carattere, cambierà ogni cosa. E così María e Jimena, tanto diverse, ma incrollabili entrambe, incroceranno le proprie strade. E non sarà l'amore di un uomo a dividerle, ma l'innocenza negli occhi di un bambino.

Recensione

1939, Spagna. La famiglia di Jimena gestisce una locanda in un piccolo paese di montagna; durante l’estate tra i molti visitatori Jimena viene colpita da Luis, un giovane di buona famiglia che nel paese trascorre le vacanze insieme al fratello minore. Luis, molto preso dalla ragazza, ne scolpisce il ricordo nella memoria, e poco tempo dopo torna al villaggio per chiederne la mano ai genitori. Il periodo non potrebbe essere peggiore, la guerra è alle porte e la nazione è sconvolta dalle lotte intestine; prendendo il coraggio a due mani, Jimena decide di abbandonare la tranquillità del paese e trasferirsi a Madrid con Luis in modo da poter sposare il giovane prima che debba tornare a combattere. La capitale si rivela però un vero e proprio vespaio, e quando Franco sale al potere Luis, comunista convinto, è costretto alla fuga. Jimena si ritroverà a vivere un vero e proprio incubo, ignara della sorte del marito e poi arrestata per l’ideologia di Luis; quando poi scoprirà di essere incinta, la sua prigionia verrà resa infernale dalla temuta Maria Topete..

L’intensità di questo romanzo mi ha stupito, e non poco. Ci ritroviamo in una Spagna devastata, in cui il fanatismo religioso di alcuni raggiunge livelli davvero preoccupanti; le storie di Jimena e Maria Topete non potrebbero essere più diverse. La prima è una ragazza di umili origini, a dir poco travolta dall’intensità del primo amore; la seconda invece è abituata a vivere al di sopra delle sue possibilità e trascorre le vacanze addirittura insieme ai figli del re, in una famiglia in cui le sorelle sognano fin da bambine di prendere il velo. Ovviamente anche le sensazioni che trasmettono sono contrastanti: per Jimena il lettore non può fare a meno di provare solidarietà, addirittura di arrabbiarsi per le ingiuste torture cui viene sottoposta. Per Maria Topete invece il discorso è diverso: l’ho trovata fin da subito antipatica e spocchiosa, bacchettona, davvero insopportabile; mentre leggevo la sua storia mi veniva alla mente il detto “chi è causa dei suoi mali pianga se stesso”, calza alla perfezione.

Sono davvero contenta di questa lettura, assolutamente consigliata! :)
Fra

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