Titolo: Roma
42 d.C. – Cuore nemico
Autore: Adele
Vieri Castellano
Editore: Leggereditore
Collana: Narrativa
Pagine: 448
Prezzo: 10,00€
Data di uscita: 31
gennaio 2013
Trama: Il
legato Marco Quinto Rufo, uomo di estrema forza e coraggio, è di stanza a
Mogontiacum, ultimo avamposto dell’Impero Romano in terra germanica; a lui il
compito di asservire la tribù dei chatti. Dopo una drammatica battaglia, il suo
amico e compagno fraterno, Quinto Decio Aquilato, riesce a fare prigionieri i
due principi, Ishold e suo fratello Raganhar. Ora che i nemici sembrano essere
domati, un pericolo ancora più insidioso incombe su Aquilato, qualcosa che lui
non avrebbe mai pensato di affrontare. Inizia così un amore
impossibile tra un guerriero valoroso e una donna forte e caparbia divisi dai
confini degli uomini ma non da quelli del cuore.
Recensione
Marco
Quinto Rufo, legato estremamente fedele all’imperatore romano, è stato da
questi mandato ai confini dell’impero, in territorio germanico, per
sottomettere alla potenza romana le tribù barbare e in particolare quella dei
chatti, guerrieri spietati e decisi a non rinunciare alla propria libertà anche
a costo della vita. Con lui viaggiano Quinto Decio Aquilato e i suoi guerrieri
Batavi, decisi a portare a termine la missione per tornare a Roma da vincitori
ancora una volta; durante una battaglia particolarmente cruenta, Rufo riesce a
sconfiggere il re della tribù e a catturarne il figlio maggiore, mentre il
minore fugge approfittando della confusione sul campo di battaglia. Aquilato,
esperto nel seguire le tracce, riesce a catturarlo dopo alcuni giorni di
ricerca ma nel farlo scopre anche che il principe è in realtà una principessa
dal carattere indomabile; deciso a mantenere i principi in vita per farne un
esempio, Rufo ordina ad Aquilato e ai suoi batavi di tornare a Roma con loro
per educarli alla maniera romana, ma se con Raganhar i rapporti sono tesi, tra
Ishold e il guerriero batavo inizia a nascere un’intesa sempre più evidente
nonostante il rifiuto di entrambi di ammettere la verità..
Quanto
amo questa serie, nel leggerla mi è sorto un pensiero spontaneo: gli antichi
romani non sono mai stati così seducenti!
Sì perché,
grazie ad una trama molto ben costruita e a personaggi che è impossibile non
amare, l’autrice riesce a far apprezzare la storia anche a chi non è
appassionato di romanzi storici; la cura per i dettagli che caratterizza la
serie ci permette di fare un viaggio indietro nel tempo, immergendoci in un’epoca
a mio avviso molto affascinante, impregnata di cultura ma anche disseminata di
intrighi, giochi di potere e congiure. I vari personaggi poi sono estremamente interessanti,
ritroviamo quelli che abbiamo imparato ad amare nel primo volume, primi fra
tutti Rufo e la moglie Livia, ma anche il sicario ispanico Tassus, Turia;
abbiamo modo di approfondire la conoscenza di Aquilato, rivivendo anche il
momento in cui ha avuto origine la sua amicizia con Rufo. I due principi
germani, veri protagonisti di questo romanzo, hanno personalità simili ma al
contempo opposte, in entrambi brucia il desiderio di libertà e indipendenza, ma
Ishold si dimostra più malleabile, più disposta ad imparare rispetto al
fratello ribelle.
Che dire
di più, questa serie mi ha conquistato e sono sicura che continuerà a farlo con
i prossimi libri!
Assolutamente
consigliata :)
Fra
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