Titolo: Entra
bella mia vita
Autore: Clara
Sanchez
Editore: Garzanti
Collana: Narratori
Moderni
Pagine: 448
Prezzo: 18,60€
Trama: Madrid. Il sole estivo illumina la
casa piena di fiori. È pomeriggio e la piccola Veronica approfitta di un breve
momento di solitudine per spiare
tra le cose dei genitori. Apre una cartella piena di documenti, e
scorge una foto. La estrae con la punta delle dita, come se bruciasse. Non l'ha mai vista prima. Ritrae una
ragazzina poco più grande di lei, con un caschetto biondo, una salopette di
jeans e un pallone tra le mani. Veronica
è confusa, ma il suo intuito le suggerisce che è meglio non fare domande, non
adesso che la mamma è sempre triste.
Anno dopo anno, Veronica si convince sempre più che le discussioni e i malumori
in casa sua nascondano qualcosa di cui nessuno vuole parlare. E che l'enigma di
quella foto, di quella bambina sconosciuta, c'entri in qualche modo. Ma quando Veronica diventa una donna,
decisa e tenace, non può più fare finta di niente. La malattia della madre la costringe a
fare i conti con un passato di cui non sa nulla, un passato rubato che la
avvicina sempre di più alla bambina misteriosa della fotografia. Ritrovarla è l'unica strada per
raggiungere la verità. Una verità che, forse, ha un prezzo troppo alto. E quando Veronica trova la bambina,
ormai una donna anche lei, capisce che la strada è tutt'altro che percorsa, che
il mistero è tutt'altro che svelato. Ma soprattutto capisce che c'è qualcuno
disposto a tutto pur di ostacolarla nella sua ricerca. Non le rimane che affidarsi a sé
stessa, al suo intuito e al suo coraggio. Perché
districare il groviglio di bugie e manipolazioni sarà molto, molto pericoloso.
Recensione
A soli
dieci anni Veronica è già una bambina molto sveglia e attenta a ciò che succede
intorno a lei; si rende conto del malessere che attanaglia sua madre ma non
riesce a comprenderne la causa, fino a quando un giorno la osserva parlare con
l’amica Ana mentre le mostra una fotografia. Incuriosita, Veronica la cerca
ovunque ma, trovatala quasi per caso, rimane perplessa: chi è la bambina
ritratta, e perché la madre parla sempre di una certa Laura? Passano gli anni e
Veronica cresce portando dentro di sé il peso delle domande che ha preferito
tacere, lo spettro di Laura è ormai una presenza fissa nella sua famiglia tanto
da spingerla ad indagare sull’identità di questa misteriosa bambina. Inizia
così un complesso viaggio tra il passato e il presente, tra la famiglia di
Veronica e quella di Laura, una ricerca che riaprirà ferite ormai vecchie di
decenni e farà luce su un crimine in grado di distruggere per sempre intere
famiglie..
Prendendo
spunto da una serie di crimini realmente accaduti, Clara Sanchez racconta
attraverso il suo ultimo romanzo come la scomparsa di un figlio possa
letteralmente distruggere la sanità mentale di una madre e minare il fragile
equilibrio famigliare. La famiglia di Veronica può considerarsi la famiglia
tipo, composta da genitori che lavorano e due figli adolescenti; eppure dietro
la facciata di apparente normalità viene celato un segreto, più che altro un
sospetto dato che non sono disponibili prove a favore della tesi del rapimento
della neonata, solo la certezza di Betty di aver sentito la bambina muoversi,
di averla sentita piangere. L’ossessione del complotto ha lentamente ma inesorabilmente
consumato la forza di vivere della donna, divorandola dall’interno e minandone
la salute in maniera irreversibile; ed è proprio la certezza della madre a
spingere Veronica a scavare sempre più a fondo, ricorrendo ad ogni mezzo pur di
arrivare alla verità. Mi è piaciuto il suo personaggio, la sua forza di volontà
e il suo coraggio, la sua capacità di cavarsela in ogni situazione è ammirevole
così come il suo desiderio di fare luce sul mistero che tanto ha turbato sua
madre e che ora sembra turbare lei allo stesso modo. Meno riuscito è il
personaggio di Laura, nonostante la narrazione alterni i punti di vista delle
due ragazze non sono riuscita a provare per lei la stessa empatia provata per
Veronica, mi è sembrata troppo ingenua e decisamente troppo debole; altro
aspetto non particolarmente riuscito è la facilità con cui certi pezzi del
puzzle sono andati al loro posto, per usare le parole dell’autrice: va bene
sapersi destreggiare in situazioni difficili, ma il modo in cui alcune di
queste si sono risolte è a dir poco irrealistico.
Resta
comunque una lettura piacevole, credo che proverò a leggere anche gli altri
romanzi dell’autrice :)
Fra
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