Titolo: La
luce del sole
Autore: Octavia
Butler
Editore: Fanucci
Collana: Tif
Extra
Pagine: 352
Prezzo: 14,90€
Data di uscita: 17
gennaio 2013
Trama: Shori
è una ragazzina colpita da una forma di amnesia selettiva, condotta dalle sue
stesse abilità a una scoperta sensazionale: sopravvissuta alla strage della
propria comunità, è in realtà una vampira di cinquantatré anni geneticamente
modificata per essere immune alla luce del sole, la figlia perduta di un’antica
razza di creature semi-immortali, gli Ina, che vivono in misteriosa simbiosi
con il genere umano. Dopo il risveglio traumatico in una caverna, dimentica del
proprio passato e protetta dalla pelle scura, dovrà lottare per difendersi da
chi vuole annientarla definitivamente. L’ultimo capolavoro di Octavia Butler
contribuisce alla creazione di un nuovo modello di storie sovrannaturali, che
si discosta dal classico romance gotico per approdare a una più attuale
declinazione di fantascienza sociale.
Recensione
Dopo
essersi risvegliata in una grotta, nuda e gravemente ferita, Shori cerca di
capire come sia arrivata in quel luogo: l’impresa si rivela però ardua, dal
momento che la sua memoria sembra essere irrimediabilmente persa, tutto ciò che
sa è che ha fame, una fame terribile che la fa piegare in due dal dolore. Dopo
essersi saziata di carne cruda, Shori è più che mai decisa a fare luce sulle
sue origini: ad aiutarla ci pensa Wright, un ragazzo umano che la raccoglie dal
ciglio della strada su cui stava camminando pensando di trovarsi di fronte una
normale ragazzina. Sì perché Shori dimostra dodici anni circa, ma fin da subito
appare chiaro che quella non sia la sua vera età, i suoi ragionamenti sono
troppo complessi per essere quelli di una bambina; inizia così la ricerca di
Shori delle sue radici e dei suoi simili, ricerca che verrà però bruscamente
interrotta da una serie di crudeli attentati contro la sua persona e la sua
famiglia ritrovata. Che motivo hanno gli umani di odiare Shori?
FINALMENTE
un paranormal degno di questa definizione, basta con i triangoli amorosi e con protagoniste
che fanno cadere le braccia: la Butler ci regala un piccolo capolavoro in cui
ha sapientemente intrecciato finzione e realtà, trasformando il romanzo stesso in
una sorta di denuncia sociale. Shori è un’Ina, una vampira che per vivere ha
bisogno del sostentamento degli umani al punto da iniziare un vero e proprio
rapporto di simbiosi con alcuni di loro, che vengono definiti simbionti. Gli
Ina vivono in piccole comunità, isolati dal mondo umano, in cui si dorme di
giorno e si lavora di notte: questa parte di leggenda è mantenuta, i vampiri
non possono camminare alla luce del sole perché brucerebbero immediatamente. E
qui entra in gioco Shori: se in genere gli Ina sono pallidi e biondi, lei è il
risultato di un esperimento genetico condotto dalle sue madri per cercare una
soluzione al problema della luce, è infatti l’unico esemplare Ina di colore.
Questo le permette di restare sveglia anche durante il giorno e di non bruciare
se esposta per brevissimi periodi al sole, garantendo alla comunità una
protezione maggiore da eventuali attacchi diurni. Ecco dunque che il disprezzo
che nel libro alcuni personaggi nutrono nei suoi confronti è dovuto proprio al
suo essere una mutazione genetica e al colore della sua pelle, disprezzo
sottolineato da appellativi degni del peggior schiavista.
Ho molto
apprezzato questa lettura, a prescindere dalla trama e dai personaggi mi ha
lasciato qualcosa, non so dirvi di preciso cosa, è una sensazione molto
particolare che è difficile da descrivere. Purtroppo arrivando al finale si
capisce che questo libro avrebbe dovuto fare parte di una serie, ma l’autrice è
mancata l’anno successivo alla sua pubblicazione, lasciando il progetto incompleto;
comunque la vicenda cardine di questo volume viene risolta, quindi direi che si
può leggere considerandolo un po’ forzatamente autoconclusivo.
Se amate
il paranormal ma siete stanchi delle solite storie leggete questo romanzo, è una
lettura davvero potente e soddisfacente.
Consigliato!
Fra
Che sfortuna poverina... Comunque mi incuriosisce molto questo libro...
RispondiEliminaOddio, avevo adocchiato il libro ma non sapevo della tragica fine dell'autrice! Lo leggerò sicuramente.
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