Titolo: Nessun indizio
Autore: Paul Grossman
Editore: TimeCRIME
Pagine: 432
Prezzo: 16,90€
Trama: Berlino, 1929. All'alba
del nuovo decennio degli anni Trenta, a pochi anni dall'ascesa al potere di
Adolf Hitler, la capitale della Germania attraversa un periodo di inattesa
prosperità e rinascita culturale. L'ispettore Willi Kraus della Kriminal
Polizei di Berlino, un ebreo tedesco eroe della Prima guerra mondiale, si trova
alle prese con un mistero che rischia di gettare nel terrore l'intera città. Un
sacco di tela, pieno di ossa bianche e perfettamente pulite, viene ritrovato
casualmente all'interno di un cantiere, sbucato da una fognatura ostruita.
Tutte le ossa appartengono a bambini, solo maschi. Nessun indizio sembra far
luce sull'autore di un crimine così efferato, o sulle sue motivazioni, tranne una
vecchia Bibbia, trovata nel sacco, nella quale è cerchiato un passo: Figli
dell'ira. Mentre cominciano a manifestarsi i prodromi del più sanguinoso
genocidio che la storia ricordi, per tentare di risalire al colpevole e
arrestarne la furia omicida che arriva a minacciare la sua stessa famiglia,
Willi Kraus si troverà a dover affrontare qualcosa di terribile, sondando i
recessi più oscuri dell'animo umano.
Recensione
In una Berlino fremente di
attività in vista del nuovo decennio, l’Inspektor della KriPo Willi Kraus fa un
macabro ritrovamento: sul fondo di uno scavo in un cantiere viene ritrovato un
sacco di iuta contenente ossa, molte ossa umane tenute insieme grazie ad uno
strano legaccio, accompagnate da un passo biblico. Colpito dal caso, Willi
rimane a dir poco turbato quando questo viene affidato al detective Hans Freksa,
classico tedesco dall’aspetto ariano, mentre a lui, inconfondibilmente ebreo,
viene assegnato un caso all’apparenza secondario: alcune salsicce avariate
hanno provocato una manciata di morti, suscitando il panico nella popolazione. Nonostante
la ricerca di irregolarità nel mattatoio più importante della città lo tenga
occupato per quasi tutta la durata della giornata, Willi non riesce ad
accantonare il pensiero di quelle ossa piccole e bianchissime, del significato
nascosto nello strano frammento cartaceo che le accompagnava; convinto che Freksa
sia ormai un burattino nelle mani del partito nazista, Willi decide quindi di
condurre un’indagine parallela, imbattendosi in alcune scoperte a dir poco
agghiaccianti, che arriveranno a mettere in pericolo la sua vita..
Se con il primo romanzo della
trilogia Paul Grossman ci racconta un caso del celebre Detektiv Kraus, in
questo secondo libro ci riporta qualche anno indietro nel tempo, proprio al
caso del Kinderfresser, che ha portato tanta celebrità all’ebreo della KriPo garantendogli
anche una certa sicurezza nel periodo pre-nazista.
Grazie all’incredibile
attenzione per i dettagli (storici ma non solo), Grossman riesce a ricreare
nella mente del lettore quella sensazione di aspettativa per il nuovo decennio,
la consapevolezza di essere ormai vicini
ad un cambiamento radicale, le incertezze per il futuro e quel sentimento dolce
amaro di fronte all’avvento delle novità e alla contemporanea distruzione di
alcuni simboli del passato. La maestria nel narrare l’indagine poi incatena il
lettore al libro, questo più che mai si è rivelato essere un romanzo ricco di
suspence e colpi di scena: il macabro ritrovamento delle ossa è solo il primo
di una serie di eventi particolarmente forti, confesso di essermi sentita quasi
a disagio nella lettura di alcuni passaggi particolarmente crudi. Molto
interessante poi è stato leggere del primo incontro tra Willi e Kai, il giovane
capo degli Apache rossi, forse uno dei personaggi più interessanti della
trilogia, con il suo trucco pesante e la sua banda di ragazzi selvaggi; infine
anche in questo secondo volume troviamo alcuni personaggi storici, come
Goebbels, impegnato a cercare di controllare le indagini della polizia per
indirizzarle nella desiderata dal partito. Sono arrivata alla fine della
lettura con il forte desiderio di continuare la trilogia, sarà molto difficile
riuscire ad aspettare fino alla pubblicazione dell’ultimo volume.
Non posso che consigliare
fortemente la lettura di questo libro, non ve ne pentirete!
Fra
Nessun commento:
Posta un commento