giovedì 9 maggio 2013

Recensione: Il libraio di Parigi di Mark Pryor

Buona lettura ^^

Titolo: Il libraio di Parigi
Autore: Marik Pryor
Editore: TimeCRIME
Pagine: 400
Prezzo: 14,90€
Trama:  Max, un anziano libraio di Parigi, viene rapito davanti agli occhi di Hugo Marston, capo della sicurezza presso l’ambasciata degli Stati Uniti. Eppure, nonostante la sua testimonianza, la polizia non sembra intenzionata ad aprire un’inchiesta, neanche quando, di lì a qualche giorno, nella Senna vengono ritrovati i cadaveri di altri due librai. Scavando nel passato di Max Koche, Hugo scopre dettagli inquietanti: perché mai la Cia possiede un dossier sul vecchio libraio? E perché il nome di Max viene accostato a quello di Serge e Beate Klarsfeld, i famigerati cacciatori di nazisti nella Francia del dopoguerra? La sua scomparsa è in qualche modo legata al suo passato, o c’entra uno di quei misteriosi libri antichi che si rifiutava di vendere nonostante le insistenze dei facoltosi bibliofili parigini? Servendosi del prezioso aiuto di Tom Green, un agente dei servizi segreti che conosce dai tempi dell’Fbi, Marston cerca di mettere insieme i tasselli del puzzle e di collegare passato e presente, in un’indagine serrata e pericolosa, che lo porterà a scendere a patti con gli ambienti corrotti all’interno della polizia e delle istituzioni, e che finirà per coinvolgere le bande criminali in guerra per il controllo del traffico internazionale di droga.

Recensione

Hugo Marston, capo della sicurezza presso l’ambasciata statunitense a Parigi, è un texano irriducibile, abituato agli spazi ampi della sua terra natia e incapace di godersi il periodo di ferie che l’ambasciatore gli ha imposto; oltre a svolgere lavoro arretrato, Hugo riempie le sue giornate girando per le strade di Parigi e facendo visita al suo vecchio amico Max, uno dei bouquiniste che lavorano lungo le principali vie della città e che molto spesso nascondono tra i libri in vendita alcuni tesori. Hugo e Max sono amici da diversi anni ormai e l’americano ha imparato ad apprezzare i modi schietti e burberi del francese; una mattina però un individuo dall’aspetto minaccioso rapisce il vecchio libraio proprio sotto gli occhi di Hugo. Deciso a ritrovare l’amico il prima possibile, Hugo rimane sconcertato quando scopre che alcuni testimoni smentiscono la sua versione dei fatti, al punto da decidere di condurre un’indagine silenziosa, all’insaputa della polizia che sembra disinteressarsi della questione. Insieme alla giornalista Claudia e all’agente della CIA Tom, Marston si addentrerà in un mondo complesso, quello dei bouquiniste e del sindacato che li rappresenta, portando alla luce il passato burrascoso di Max e i traffici che si celano dietro l’innocente vendita dei libri rari..

Primo volume di una serie che ha come protagonista l'ex profiler Hugo Marston, Il libraio di Parigi regala al lettore un'immagine particolare della capitale francese, relegando in secondo piano le meraviglie architettoniche e i locali per concentrarsi sull'universo dei bouquiniste: questi svolgono un lavoro molto ambito, tanto che per entrare a far parte della categoria esiste una lunga lista d'attesa, e spesso riescono a portare alla luce libri molto rari, esemplari quasi unici che i collezionisti non si lasciano scappare. Come ogni categoria di lavoratori anche i bouquiniste hanno un sindacato, l'SBP, che si occupa di tutelare i loro diritti e seguire l'assegnazione delle bancarelle; l'indagine di Hugo si svolge propio all'interno di questo mondo, offrendoci la possibilità di sbirciare dietro le quinte e comprendere fino in fondo il lavoro di questi librai. Ma non solo. Attraverso una serie di interessanti e sconcertanti rivelazioni sulla vita di Max infatti il lettore può buttare un occhio su una realtà non molto conosciuta del secondo dopoguerra, una verità scomoda che per molto tempo si è preferito mantenere segreta: quella dei cacciatori di nazisti. Intrecciando dunque scoperte a carattere storico e un'indagine dai mille risvolti Mark Pryor accompagna il lettore alla riscoperta di Parigi, svelandone il lato pericoloso; Hugo Marston è un ottimo protagonista, consapevole delle sue capacità ma al tempo stesso dei suoi limiti, mi è piaciuto particolarmente perchè, pur mantenendo l'atteggiamento che ci si aspetta da un responsabile della sicurezza, è stato in grado di mostrare anche un lato umano a cui spesso viene preferita una temerarietà irrealistica e fastidiosa. Senza dubbio la figura di Tom serve a risollevare il tono della narrazione, regalando alcuni momenti davvero esilaranti grazie al suo linguaggio non esattamente regale e alla sua personalità grezza; il personaggio di Claudia poi non mi è dispiaciuto, anche se l'ho trovata meno originale rispetto ai due uomini, la giornalista di nera capace di mantenere il sangue freddo in situazioni pericolose svolge comunque un ruolo fondamentale nella vicenda e il lettore non può fare a meno di apprezzarla, specie verso il finale.
Mi è piaciuto molto questo romanzo, sia per la versione inedita di Parigi ma anche e soprattutto per la componente storica, a quanto ho capito questa è una caratteristica che l'autore manterrà nei prossimi volumi della serie, quindi non vedo l'ora di leggerli! :)

Fra

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