venerdì 10 giugno 2011

Have you ever read..? (8)

Buonaseraaa :) Finalmente riusciamo a postare questa rubrica, abbiamo perso un pò di puntate ma Fede (che al momento se ne occupa in via quasi esclusiva) era molto impegnata con la scuola :( Adesso che è libera riprenderà a rispettare le scadenze (spero xD). Vi ricordo che questa rubrica è stata ideata da Markus di News Libri e da me per presentarvi i libri delle nostre librerie non troppo famosi o abbastanza datati.

@Fra e Markus
In questa puntata Fede ha deciso di parlare di un libro che l'ha particolarmente colpita, data la sua passione per le forze armate:
Titolo: Pattuglia Bravo Two Zero
Autore: Andy McNab
Editore: Tea
Pagine: 400
Prezzo: 10,00€
Trama: Iraq, gennaio 1991. Durante la prima guerra del Golfo, una pattuglia composta da otto uomini dello Special Air Service – il reparto d’èlite dell’esercito britannico, l’unità d’assalto più temuta al mondo – viene trasportata in elicottero dietro le linee irachene, in pieno deserto. Il suo nome in codice: Bravo Two Zero; la sua missione: tagliare alcune linee telefoniche e distruggere le rampo di lancio degli Scud di Saddam Hussein… Gravati di un pesante equipaggiamento, quegli uomini perlustrano il deserto alla ricerca del loro obiettivo. Dopo un violento scontro a fuoco, fuggono a piedi verso il confine iracheno, distante più di cento chilometri. Quattro vengono catturati. Solo uno riuscirà a fuggire, gli altri tre moriranno. Cronaca fedele di un fatto d’armi tra i più drammatici della storia  recente, questo libro descrive minuto per minuto, con la forza e la semplicità del vero, senza retorica e senza finzioni, le imprese, le emozioni, le paure, il coraggio sovrumano e le inimmaginabili sofferenze di un gruppo di uomini addestrati a compiere l’impossibile.

Hanno detto:
“Le marce notturne nel deserto, con il vento gelido, le luci dei mezzi nemici in lontananza…tutto così vivido. Questa dunque è l’aria che si respira in un’unità dei SAS : la preparazione, l’esuberanza, l’incredibile senso di squadra…A non pochi lettori, dopo un po’ di pagine, sembrerà quasi di essere proprio in mezzo a quegli uomini…” 
Daily Telegraph

Andy McNab, ancora una volta, supera se stesso! Per chi non lo sapesse, Andy McNab è lo pseudonimo dietro cui si nasconde un ex-operatore del SAS, corpi speciali britannici. Questo libro parla proprio della reale esperienza dell’autore in Iraq, incominciata bene,  sfociata in tragedia. La squadra, formata da otto membri, decise di dividersi e darsi alla fuga in seguito all’avvistamento di un giovane pastore che era riuscito a scappare e avrebbe potuto farli uccidere in poche ore. La fuga, però, consisteva in 200 km attraverso il deserto fino al confine Siriano sotto, incredibile a dirsi, una tempesta di neve! Tre di loro non ce la fecero, quattro (tra cui l’autore) vennero imprigionati nella famigerata prigione di Abu Ghraib, dove vennero torturati prima di essere liberati in seguito alla sconfitta dell’Iraq, e solo uno di loro riuscì a mettersi in salvo in Siria. È un romanzo intenso, emozionante, coinvolgente, mai noioso o incomprensibile. Tutto viene vissuto in prima persona: l’ansia della partenza, l’eccitazione, la logorante attesa, l’attacco, la novità, il freddo, la fame, la paura, il dolore, la disperazione, la preghiera e poi finalmente la salvezza. L’autore, non essendo uno storico e non scrivendo di fantasia, riesce a farci sentire davvero parte della squadra, come dice il Telegraph, a farci capire soprattutto a quanto è difficile essere un soldato, a quanto coraggio bisogna avere per guardare un uomo negli occhi e ucciderlo, anche se questo un secondo prima ha tentato di uccidere te. È un’opera molto umana, piena zeppa di sentimenti che fuoriescono a profusione dai personaggi senza limitazioni di alcun genere, veri sentimenti, realistici sentimenti, forti, crudi, come ci si aspetta da chi ha trascorso mesi tra la vita e la morte, senza la minima speranza di riuscire a ritornare a casa, ma con la certezza che ogni giorno l’incubo delle torture sarebbe ricominciato. È un libro che fa riflettere. 

Fede 



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