domenica 15 gennaio 2012

Recensione: La trilogia della speranza di Massimo Cortese

Buonasera ^^ Oggi vi propongo una recensione tripla, trattandosi di una trilogia ho pensato che fosse meglio dare una visione d'insieme piuttosto che tre recensioni separate :) La trilogia in questione è la Trilogia della speranza di Massimo Cortese:

Titolo: Candidato al Consiglio d'istituto
Autore: Massimo Cortese
Editore: Edizioni Montag
Pagine: 56
Prezzo: 10,00€
Trama: E’ un racconto breve, una sorta di monologo interiore in presa diretta sostenuto dalle riflessioni del protagonista: un padre che ha a cuore l’educazione della figlia. Cronaca vivida di una vicenda grottesca che si spinge quasi oltre il limite sopportabile della normalità, e che sconfina a ruota libera nella realtà che si è costretti a vivere ogni giorno, raccontata con maestria e garbo da Massimo Cortese.

Titolo: Non dobbiamo perderci d'animo
Autore: Massimo Cortese
Editore: Edizioni Montag
Pagine: 74
Prezzo: 10,00€
Trama: Proseguendo l'avventura letteraria iniziata con Candidato al Consiglio d'istituto, in questa raccolta l'Autore si racconta: ne esce fuori un'opera che passa in rassegna l'Italia di ieri e quella di oggi. Il motivo conduttore è la speranza, che non deve mai mancare, neppure nei momenti più difficili.

Titolo: Un'opera dalle molte pretese
Autore: Massimo Cortese
Editore: Edizioni Montag
Pagine: 66
Prezzo: 10,00€
Trama: Ci ha fatto sorridere con «Candidato al Consiglio d'Istituto». Ci ha fatto piangere con «Non dobbiamo perderci d'animo». Ma «Un'opera dalle molte pretese» richiede una riflessione personale. Con questa terza opera si conclude la Trilogia della Speranza. Poi si vedrà.

Recensione

Come si suol dire, nella botte piccola sta il vino buono; sì perchè non sempre sono necessarie centinaia di pagine per esprimere ciò che si prova in un determinato momento o per raccontare una particolare vicenda. Massimo Cortese sembra aver fatto suo questo motto, in meno di 200 pagine è riuscito ad affrontare i temi sociali più vari, dal bullismo alla delusione nei confronti delle pubbliche istituzioni; prendendo spunto da esperienze personali l'autore ci accompagna per mano in un viaggio che ci spinge alla riflessione, in certi momenti oserei dire anche alla ribellione, ci ricorda quali siano i valori importanti nella vita: non tanto il potere e la fama quanto l'integrità morale, il rispetto per se stessi e per la giustizia. Anche quando tutto sembra andare per il verso sbagliato, "non dobbiamo perderci d'animo" per citare il titolo della sua seconda opera: questo a mio avviso è uno dei tanti messaggi che l'autore lancia, a volte in maniera più velata e altre meno. Molto interessante anche il racconto sull'iter della pubblicazione dell'opera, trovo che Massimo abbia avuto molto coraggio nel condividere soprattutto le fasi iniziali della diffusione e della promozione, la speranza di riuscire a trasmettere un messaggio e lo sconforto nel vedere che certe orecchie sono rimaste sorde. Esponendosi totalmente l'autore ha inoltre dato speranza a mio avviso a chiunque stia scrivendo un libro o non riesca a pubblicarne uno: le vostre opere sono importanti, arriverà il vostro momento.

Consiglio questa trilogia a chiunque abbia voglia di fermarsi un attimo a riflettere su quanto sta accadendo nella nostra società, credetemi ne vale la pena..

Fra


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