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domenica 10 novembre 2013

Recensione: Whistling past the graveyard di Susan Crandall

Buona lettura ^^

Titolo: Whistling past the graveyard
Autore: Susan Crandall
Editore: Gallery Books
Pagine: 307
Prezzo: 12,19€
Trama (tradotta da me): L’estate del 1963 inizia come tutte le altre per Starla Claudelle, bambina di nove anni nata da genitori adolescenti e cresciuta dalla severa nonna paterna Mamie che teme che Starla possa diventare come sua madre. Starla non vede sua mamma da quando aveva tre anni ma è convinta che manterrà la promessa di portare lei e suo padre a Nashville, dove spera di diventare una famosa cantante, e quel giorno la sua famiglia sarà perfetta.
Quando Starla viene messa in punizione il 4 luglio, riesce comunque ad uscire per guardare la parata; ma dopo essere stata beccata Starla ha talmente paura che Mamie la voglia mandare in un riformatorio che decide di fuggire. Uscita dal paese, Starla accetta il passaggio di una donna di colore, Eula, che viaggia con un neonato bianco, sperando di riuscire ad arrivare a Nashville. Mentre affrontano il lungo e a volte pericoloso viaggio, Starla affronta la realtà della segregazione razziale sudista e impara che la famiglia è formata da chi è disposto a sacrificarsi per te a prescindere dai legami di sangue.

Recensione

Nella torrida estate del 1963 Starla è abituata ai continui rimproveri della nonna Mamie per le sue scorribande; l’esuberanza tipica dei bambini della sua età la porta spesso ad infrangere ogni regola le venga imposta, ma quando Mamie di fronte all’ennesimo guaio minaccia di mandarla in riformatorio la paura inizia a farsi sentire. L’ultima punizione decisa da Mamie è anche la più crudele, Starla non potrà assistere alla tanto attesa parata del 4 luglio: la bambina, che aspettava quel momento dall’anno precedente, decide di rischiare il tutto per tutto e partecipa alla festa cercando di passare inosservata. Quando una delle amiche della nonna sfortunatamente la vede, Starla è terrorizzata all’idea che Mamie possa attuare la sua minaccia e decide così di scappare dal paese, sperando di raggiungere la madre a Nashville: non vedendola da quando aveva tre anni Starla ha ben pochi ricordi di lei, ma sa che il suo più grande desiderio era diventare una cantante ed è quindi convinta che riuscirà a trovarla. Lungo la strada Starla incontra Eula, una donna di colore che viaggia in compagnia di un neonato bianco e che promette di portarla a Nashville: ma il viaggio non sarà facile, Eula nasconde un segreto e non tutte le persone che incontreranno sul loro cammino si mostreranno gentili con loro, anzi..

Ambientato in uno dei periodi più oscuri della storia americana, Whistling past the graveyard è un romanzo sorprendente: parte in sordina, con Starla che trascorre buona parte delle sue giornate a fantasticare sulla madre e sulla sua famiglia di nuovo unita, per poi prendere una svolta inaspettata quando la bambina decide di fuggire su due piedi. Quando poi ad offrirle un passaggio è una donna di colore si inizia a capire che il viaggio che Starla ha in mente tanto facile non sarà: nel 1963 i pregiudizi razziali sono ancora fortemente radicati, specialmente negli stati più meridionali degli USA, e vedere una bambina bianca viaggiare con una donna di colore potrebbe suscitare reazioni violente nelle frange più estremiste della popolazione. Pur essendo Starla la protagonista del romanzo, il personaggio più importante è senza dubbio Eula: il suo buon cuore e la volontà di tenere Starla e James (il neonato) al sicuro prevalgono su tutto, il suo spiccato istinto materno non tiene conto delle differenze razziali e quindi non le fa temere le ritorsioni che potrebbero derivare dal suo comportamento in pubblico. In più di un'occasione non esita a difendere con la sua vita una protagonista che a volte sembra quasi cercare problemi: il suo comportamento sconsiderato, giustificato in parte dall'età, le mette varie volte in serio pericolo, e a salvare la situazione interviene sempre Eula, una specie di angelo custode che veglia sui bambini. 
Oltre a raccontare una storia piacevole, il romanzo ci presenta una vivida immagine delle condizioni di vita che dovevano sopportare i neri in America, solo mezzo secolo fa. Se avete amato The help questo libro fa al caso vostro.

Consigliato!

Fra