sabato 7 dicembre 2013

Recensione: Il libro di Ruth di Lena Valenti

Buona lettura ^^

Titolo: Il libro di Ruth
Autore: Lena Valenti
Editore: Fanucci
Collana: Tif Extra
Pagine: 672
Prezzo: 14,90€
Trama: Arrivata a Londra per fare visita alla sua migliore amica Aileen, Ruth non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi coinvolta in una guerra fra esseri immortali creati dagli dèi vani e asi. I traumi e le voci del passato tornano a tormentarla, ma Ruth non sa che il suo più grande timore può trasformarsi in un’opportunità per ritrovare sé stessa e scoprire chi è veramente: la Cacciatrice, la più potente fra le sacerdotesse della dea Nerthus, colei che può condurre le anime perdute al riposo eterno. Ma il destino la mette nelle mani di Adam, un Berserker moro e taciturno che non crede a quanto lei rappresenta e, anzi, ossessionato da visioni oscure e sanguinarie, la ritiene pericolosa per il suo clan. In un gioco di volontà, resistenza e desiderio, Ruth e Adam dovranno cedere all’attrazione l’una per l’altro e superare rancori e pregiudizi per affrontare uniti, come la Cacciatrice e il Signore degli Animali, la minaccia del Ragnarök, la fine dei tempi che si sta avvicinando.

Recensione

Da quando, durante un crudele attacco, è stata salvata dal berserker Adam, Ruth non riesce a smettere di pensare a lui: nonostante odi pensare a se stessa come alla classica ragazzina innamorata, il volto del ragazzo continua a tornarle in mente, i suoi occhi magnetici e quel suo sguardo così appassionato riempiono i suoi sogni ormai ogni notte. Eppure, dopo quel magico ma brevissimo momento, tra i due le cose sono precipitate: le rare volte in cui si incontrano Adam la considera a malapena, e quando lo fa è solo per insultarla. Ruth non sa che anche lei popola i tormentati sogni di Adam, ma in maniera spiacevole: ogni volta, puntualmente, lei lo fronteggia e lo uccide scoccando una freccia da un arco misterioso; essendo lo sciamano del clan Adam sa che i suoi sogni sono premonitori, ed è questo il motivo per cui cerca disperatamente di tenere Ruth lontana da sé. Tuttavia le circostanze non fanno altro che avvicinare i due, costringendoli ad accettare la reciproca compagnia e a scoprire alcune verità sul loro passato, venendo a patti con i loro demoni personali..

Secondo libro della serie iniziata con Il libro di Jade (qui la mia recensione), Il libro di Ruth continua ad addentrarsi nel mondo dei Berserker e dei Vanir, i potenti guerrieri creati dagli dei nordici per vegliare sul popolo umano. Mentre nel primo volume l’autrice si è concentrata soprattutto su Aileen e Caleb, in questo nuovo capitolo i personaggi principali sono Ruth e Adam: lei, da sempre molto legata ad Aileen e per questo motivo coinvolta fin da subito nel suo nuovo stile di vita, è più di quanto non sia disposta a credere. Dentro di lei brilla una luce, un potere incredibile che la rende unica al mondo: lei è la leggendaria Cacciatrice, l’unica che possa aiutare le anime a passare oltre e accettare il loro destino. Lui, potente sciamano del clan, è tormentato dal senso di colpa per una serie di eventi che non è riuscito ad evitare nonostante il suo dono; il loro incontro, come è prevedibile, scatena una serie di reazioni contrastanti che, in un modo o nell’altro, portano a situazioni spesso bollenti. Tra i due protagonisti ho preferito Adam, Ruth mi è sembrata infantile nell’affrontare certe situazioni e comunque abbastanza prevedibile; mi è piaciuta molto l’attenzione che l’autrice ha riservato al passato di entrambi, che è fondamentale per la riuscita della storia. Una cosa però non mi ha convinto: la mitologia cui fa riferimento la serie è abbastanza ricca di dettagli, spesso può trarre in confusione soprattutto quando si legge di come siano state create le due famiglie di guerrieri, forse sarebbe stato il caso di snellirla o quanto meno di inserire uno schema (tipo albero genealogico per capirci) nelle ultime pagine del libro per aiutare il lettore a non perdersi nei meandri del pantheon norreno. Inoltre la narrazione nella prima parte risulta a mio avviso un po’ lenta, solo dopo circa un centinaio di pagine si riesce ad ingranare la lettura a pieno ritmo e a farsi catturare dalla storia. Comunque in generale non mi è dispiaciuta come continuazione, vedremo come saranno i prossimi sette (!!!) libri.

Consigliato agli amanti della mitologia nordica.

Fra

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