Buona
lettura ^^
Titolo: La luce sugli oceani
Autore: M.L. Stedman
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Pagine: 368
Prezzo: 17,60€
Trama: Isabel ama la luce del faro tra gli
oceani, che
rischiara le notti. E adora le mattine radiose, con l'alba che spunta prima lì
che altrove, quasi quel faro fosse il centro del mondo. Per
questo ogni giorno scende verso la scogliera e si concede un momento per
perdersi con lo sguardo tra il blu, nel punto in cui i due oceani, quello
australe e quello indiano, si stendono come un tappeto senza confini. Lì,
sull'isola remota e aspra abitata solo da lei e suo marito Tom, il guardiano
del faro, Isabel non ha mai avuto paura. Si è abituata ai lunghi silenzi e al
rumore assordante del mare. Ma questa mattina un grido sottile come un volo di
gabbiani rompe d'improvviso la quiete dell'alba. Quel
grido, destinato a cambiare per sempre la loro vita, è il tenue vagito di una
bambina, ritrovata a bordo di una barca naufragata sugli scogli, insieme al
cadavere di uno sconosciuto. Per Isabel la bambina senza nome è il
regalo più grande che l'oceano le abbia mai fatto. È la figlia che ha sempre
voluto. E sarà sua. Nessuno lo verrà a sapere, basterà solo infrangere una
piccola regola. Basterà che Tom non segnali il naufragio alle autorità, così
nessuno verrà mai a cercarla. Decidono di chiamarla Lucy. Ben presto quella
creatura vivace e sempre bisognosa d'attenzione diventa la luce della loro
vita. Ma ogni luce crea delle ombre. E quell'ombra nasconde un segreto pesante
come un macigno, più indomabile di qualunque corrente e tempesta Tom abbia mai
dovuto illuminare con la luce del suo faro. Perché sulla terraferma, tra la
civiltà, c'è una donna che spera ancora. Una donna infelice, ma determinata.
Recensione
Dopo
aver preso parte alla Prima Guerra Mondiale, il giovane Tom Sherbourne decide
di allontanarsi dalla famiglia e da una società che non lo rappresenta
accettando l’incarico di guardiano del faro; in Australia il lavoro non manca e
Tom viene subito inviato a Janus Rock, un’isola piccolissima che si trova di
fronte alla costa occidentale australiana, in pieno Oceano Indiano. Su Janus
Tom spera di riuscire a fare pace con se stesso e con i demoni che lo
tormentano, i ricordi dei combattimenti e degli amici persi in battaglia
sembrano finalmente perdere intensità quando poi il guardiano trova la sua
anima gemella: Isabel è una ragazza solare, spensierata, capace di scacciare le
ombre del passato di Tom con la luce dei suoi sorrisi. Eppure il destino ha in
serbo per la coppia un piano ben preciso: dopo l’ennesimo aborto Isabel sembra
perdere la speranza di riuscire ad espandere la famiglia, quando all’improvviso
una scialuppa giunge sulle coste di Janus: al suo interno i due trovano un uomo
ormai morto e una neonata in lacrime, stremata dal viaggio e dalla fame. Convinta che Dio le stia offrendo la possibilità di
essere felice, Isabel decide di tenere la bambina sull’isola spacciandola per
sua, ma ben presto si troverà costretta ad affrontare la realtà, e allora
rischierà di perdere tutto ciò che ha.
La
potenza e la bellezza di questo romanzo stanno nella sua capacità di porre il
lettore di fronte a scelte drastiche: da quale parte schierarsi? Da quella di
Isabel, la giovane che desidera con tutta se stessa riuscire ad allargare la
famiglia per riempire di vita la solitaria Janus, oppure da quella di Hannah,
una madre costretta per anni a vivere in un incubo dopo aver perso il marito e
la figlia in un incidente in mare? O ancora dalla parte di Tom, un marito
consapevole della sofferenza inestinguibile della moglie e deciso a fare tutto
il possibile per restituirle il sorriso, anche ad infrangere la legge? Non esiste
una risposta uguale per tutti, ognuno simpatizza per il personaggio che forse
sente più vicino o che riesce a trasmettergli il suo dolore con più forza: nel
mio caso è stato Tom a sconvolgermi, l’amore che prova nei confronti di Isabel
riesce a fargli dimenticare la legge, la sofferenza, riesce a zittire la voce
della sua coscienza che gli suggerisce di fare la scelta giusta nonostante l’espressione
di pura felicità che improvvisamente torna ad illuminare i lineamenti della
moglie.
La
bellezza di questo romanzo sta poi nelle sue descrizioni, i paesaggi solitari
ma ricchi di vita della rocciosa isola di Janus, spazzata dalle tempeste
violente dell’Oceano Pacifico, si contrappongono alle città tipiche di inizio
secolo dell’Australia, in un tripudio di colori e natura.
Infine
la bellezza di questo romanzo sta nell’elemento del faro, che da sempre
affascina grandi e piccini: viene dato molto spazio alla descrizione del lavoro
di Tom, ne vengono spiegate le responsabilità e soprattutto viene trasmesso il
senso di solitudine che deriva dal vivere in un’isola deserta contrapposto alla
sensazione di essere l’ultimo abitante rimasto della Terra, il dominatore del
mare in tempesta, l’unica luce per le navi che affrontano le acqua tormentate
dell’oceano.
Consiglio
la lettura del libro a chiunque sia appassionato di romanzi ambientati all’inizio
del XX secolo e agli amanti di Kate Morton, non ve ne pentirete :)
Fra
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