venerdì 14 giugno 2013

Recensione: Io che amo solo te di Luca Bianchini

Buona lettura ^^

Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Collana: Scrittori italiani e stranieri
Pagine: 264
Prezzo: 16,00€
Trama: Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.
Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti: una diciassettenne che deve perdere cinque chili e la verginità; un testimone gay che si presenta con una finta fidanzata; una zia che da quando si è trasferita in Veneto dice "voi meridionali" e un truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.

Recensione

Il matrimonio è un momento della vita molto importante, lo sa bene Ninella che è alle prese con i preparativi degli ultimi giorni: sua figlia Chiara sta infatti per sposare uno degli scapoli più ambiti del paese, Damiano, e il giorno delle nozze tutto dovrà essere perfetto. Niente viene lasciato al caso, i nomi e la disposizione dei tavoli sono stati studiati più volte per assicurare la giusta posizione ai parenti, la location è stata ispezionata e addobbata in modo da farne risaltare naturalmente lo splendore, non si è badato a spese per il pranzo mastodontico, ma per quanto il paese sia felice per l’imminente unione dei due ragazzi ciò che tutti aspettano è vedere come si comporteranno il padre dello sposo e Ninella. All’epoca della loro giovinezza i due si amavano, ma uno scandalo che ha coinvolto la famiglia di lei ha spezzato la loro unione; Ninella e Don Mimì hanno portato avanti le loro vite continuando però ad amarsi in segreto, e in paese tutti ne sono consapevoli. Il giorno delle nozze dei figli sarà dunque l’ennesima prova che i due dovranno affrontare, per decidere se riprendere da dove si erano interrotti oppure se dirsi addio e voltare definitivamente pagina.

Io che amo solo te ci regala una di quelle storie che fanno sorridere ma al tempo stesso ti spingono a riflettere sulla mentalità umana e riescono anche ad intristirti; succede dunque che, se da un lato abbiamo la foga dei preparativi e le richieste più assurde della suocera, le ultime modifiche al vestito e l’arrivo dei parenti, dall’altro abbiamo la tensione per la svolta che la vita degli sposi prenderà, lo stress di essere perfetti perché tutti gli occhi saranno puntati su di te ma anche di essere “giusti”, di apparire come gli altri si aspettano che tu debba essere. Poco importa se nel frattempo i tuoi sentimenti sono calpestati, i paesani e i parenti devono assistere al matrimonio del secolo e tutto deve essere perfetto. I veri protagonisti di questo romanzo non sono i due sposi ma le due famiglie, in quanto sono proprio i personaggi secondari ad arricchire la storia e a fare riflettere maggiormente: il matrimonio in realtà è quasi la scusa per mettersi in mostra, o almeno così lo vive Nancy, la sorella minore di Chiara, desiderosa di apparire al meglio della sua forma per stupire gli invitati; Orlando, il fratello di Damiano, vive l’imminente cerimonia come un’incredibile fonte di stress. La sua omosessualità non viene accettata dalla ristretta mentalità del paese, in famiglia nessuno ne parla e anzi fanno finta di non vedere, convinti che prima o poi anche Orlando riuscirà a mettere la testa a posto. La first lady, la tanto temuta suocera, conosce il passato del marito e sa che queste nozze saranno l’occasione per seppellire definitivamente il ricordo della sua relazione con Ninella, o almeno lo spera; infine abbiamo Ninella e Don Mimì, che vivono le nozze dei figli come se fossero le loro, il cuore straziato da un tumulto di sentimenti contrastanti ma intensi come non mai. Il romanzo quindi può essere visto come un racconto corale in cui la vicenda principale, le nozze, non sono altro che uno sfondo per i singoli “drammi” dei vari personaggi; ulteriore elemento positivo è senza dubbio l’ambientazione, le descrizioni dei luoghi ti fa desiderare di poterti trasferire e passare l’estate nella casa di Ninella, a picco sul mare, o di girare per gli stretti vicoli del paese alla ricerca di ombra nelle caldissime giornate estive. Questo è solo uno dei motivi per cui mi è piaciuto, unito ai molti momenti comici e al fatto che ognuno di noi possa effettivamente ritrovarsi in essi.

Consigliato


Fra

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