Buona
lettura ^^
Titolo: Non ti muovere
Autore: Margaret Mazzantini
Editore: Mondadori
Collana: Oscar grandi bestsellers
Pagine: 300
Prezzo: 13,00€
Trama: Una giornata di pioggia e di
uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade
dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre
lavora come chirurgo. È lui che racconta l'accerchiamento terribile e minuzioso
del destino. Il padre in attesa, immobile nella sua casacca verde, in un
salotto attiguo alla sala operatoria. E in questa attesa, gelata dal terrore di
un evento estremo, quest'uomo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua
quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante
giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo
a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità straniata e violenta.
Parla a sua figlia Angela, parla a se stesso. Rivela un segreto doloroso, che
sembrava sbiadito dal tempo, e che invece torna vivido, lancinante di luoghi,
di odori, di oscuri richiami. Con precisione chirurgica Timoteo rivela ora alla
figlia gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro
nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano
dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno.
Recensione
La
narrazione inizia con la descrizione di un incidente stradale in cui una
ragazzina viene coinvolta; la sua situazione è disperata, il corpo non reagisce
agli stimoli e la vita scivola via lentamente dagli occhi. All’arrivo in
ospedale viene avvisato un chirurgo, non perché sarà lui a doverla operare, ma perché
ne è il padre; sconvolto dal dolore, Timoteo può solo attendere mentre i suoi
colleghi si occupano dell’intervento e sperare, pregare. Oppure ricordare.
Ricordare il passato, quando ancora Angela non era nata, rivivere i momenti più
scabrosi e allo stesso tempo felici della sua vita e raccontarli alla figlia in
un monologo silenzioso, con la speranza che lei possa capire, che possa
perdonare e accettare anche il lato oscuro della sua persona.
Questo è
stato il mio primo libro della Mazzantini, e non sono certa di aver colto
totalmente le sfumature che pare invece abbiano colto in molti. Senza ombra di
dubbio si tratta di un romanzo molto ben scritto, sia per quanto riguarda la
grammatica che per quanto riguarda lo stile e le scelte lessicali, anche la
punteggiatura è stata usata nel migliore dei modi. Da un punto di vista
strettamente “tecnico” lo definirei perfetto, purtroppo non mi sento di
elogiarlo altrettanto per i contenuti. Certo, la storia di questo padre che
aspetta angosciato di sapere se la figlia vivrà o meno è toccante, ma i suoi
ricordi sono osceni: il modo in cui ha trattato il cosiddetto amore della sua
vita ha qualcosa di grottesco, specialmente verso il finale. Tutte le false
speranze che ha dato alla poveretta, lo stesso fatto di trattarla come uno
zerbino al’inizio e poi di innamorarsene perdutamente mi è sembrato talmente
surreale da non riuscire a sentirlo dentro. A mio avviso l’autrice ha cercato
da far passare Timoteo come vittima della situazione, senza però riuscirci; leggendo
le ultime pagine mi è venuto in mente un proverbio che penso possa riassumere
bene il libro: chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Concludendo,
il libro è l’esempio di una grande capacità tecnica, ve lo consiglio se
comunque vi piace il genere, se invece per certi aspetti siete ciniche/i come la sottoscritta passate
oltre.
Fra
Sono d'accordissimo! E' elogiato da tutti, ma proprio non mi ha convinto, sebbene il talento dell'autrice sia veramente innegabile. Il film, invece, l'ho trovato meglio, per certi versi :)
RispondiEliminaPs. Buone feste!!
io devo ancora vederlo, proverò magari in questi giorni ^^
Eliminabuone feste anche a te!! :D