Buona
lettura ^^
Titolo: Wool
Autore: Hugh Howey
Editore: Fabbri Editore
Pagine: 560
Prezzo: 14,90€
Trama: In un futuro post-apocalittico, in
un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive in una gigantesca
città sotterranea. Lì, uomini e donne vivono rinchiusi in una società piena di
regole che dovrebbero servire a proteggerli. Lo sceriffo Holston, che per anni
ha fermamente sostenuto le leggi della città, rompe inaspettatamente il più
grande di tutti i tabù: chiede di andare fuori, incontro alla morte. La sua
decisione scatena una terribile serie di eventi. A sostituirlo è un’improbabile
candidata, Juliette, che nulla sa di politica e di leggi, ma è un tecnico
capace di far funzionare le macchine di quel fragile mondo. Ora che le è affidata
la sicurezza, Juliette imparerà presto a sua spese quanto è malata quella
società. Perché la città è in procinto di affrontare ciò che la storia ha
lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio
di sussurrare: la rivolta.
Recensione
Dopo
aver perso la moglie, stanco di una vita ormai vuota e desideroso di scoprire
la verità sul mondo esterno, lo sceriffo Holston prende la decisione più
drastica per chi vive all’interno del silo: uscire, abbandonare la sicurezza
della città sotterranea per esplorare un territorio ostile, tossico. Andare
incontro alla morte. Come nuovo sceriffo viene scelta Juliette, una ragazza che
lavora negli abissi del silo, nel reparto meccanica, e che mai avrebbe pensato
di abitare nei piani alti; tuttavia in seguito alla sua nomina si verificano
strani incidenti, suicidi inspiegabili su cui il nuovo sceriffo decide di
indagare nonostante l’evidente parere contrario del sindaco. Avvicinandosi
sempre più alla verità sulla storia passata del silo, Juliette finisce per
farsi dei nemici molto potenti, e si ritrova ben presto accusata e condannata:
dovrà uscire e pulire le lenti attraverso cui gli abitanti del silo possono
osservare il mondo esterno. Quando arriva il momento fatidico però, Juliette riesce
in ciò che i suoi predecessori hanno fallito: supera le colline che circondano
la città sotterranea e scompare. Riuscirà a salvarsi o soccomberà alle tossine?
Primo volume
di una trilogia distopica, Wool è ambientato in un mondo in cui l’aria è ormai
tossica e impossibile da respirare, non si capisce bene come si sia arrivati a
questa situazione comunque pare che gli unici sopravvissuti siano gli abitanti
del silo in cui si svolge la storia. Impossibilitata a vivere all’esterno, molti
anni prima la popolazione è stata costretta a rifugiarsi in una struttura
colossale che, dalla superficie, si spinge fino alle profondità della terra; il
ricambio di aria e l’energia sono assicurati dal reparto meccanica, nelle
viscere del silo, il cibo è invece fornito dalle sterminate serre che occupano
svariati piano della struttura, la giustizia è garantita dagli uffici dello
sceriffo e dei suoi vice. Insomma, una vera e propria città sviluppata in
verticale: eppure, ogni tanto c’è una persona che pur non avendo mai vissuto
all’esterno non riesce più a sopportare l’isolamento, che sente le pareti del
silo incombere e che vuole uscire, convinto che il mondo esterno non sia mortale
come il sindaco vuole far credere. Questo è quello che accade al primo
protagonista del libro, lo sceriffo Holston; la storia è divisa in cinque parti,
solo dalla terza si concentra pienamente su Juliette e su quello che le succede
dopo la condanna. Juliette è una protagonista forte e determinata, desiderosa
di scoprire la verità sull’origine del silo al punto da mettere a rischio la
sua vita; quando viene accusata e condannata alla pulizia lo sconforto iniziale
lascia presto posto alla voglia di sopravvivere e dimostrare agli abitanti del
silo che la storia che è stata loro raccontata ha sì un fondo di verità, ma è
stata in gran parte manipolata per evitare lo scoppio di rivolte interne.
La
lettura si è rivelata davvero appassionante, il mondo costruito dall’autore è
molto dettagliato e riuscito in ogni sua parte: la struttura del silo è resa in
maniera convincente, così come la mentalità dei suoi abitanti e gli sviluppi
che si vengono a creare. Non mancano i colpi di scena, anzi il libro ne è
letteralmente pieno; il finale, pur essendo aperto, non lascia i lettori con il
fiato sospeso, per cui eventualmente si potrebbe chiudere la trilogia e
considerarsi soddisfatti.
Assolutamente
consigliato agli amanti dei distopici, personalmente non vedo l’ora che esca il
secondo volume :)
Fra
Forse sono una delle poche che ha trovato questo libro lento (per quanto interessante)...
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