giovedì 24 novembre 2011

Recensione: Warm Bodies di Isaac Marion

Ecco l'ultima recensione di oggi, di nuovo un libro edito da Fazi ma questa volta i protagonisti sono gli zombie :)

Titolo: Warm Bodies
Autore: Isaac Marion
Editore: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 300
Prezzo: 14,50€
Trama: R è un ragazzo in piena crisi esistenziale: è uno zombie. Non ha ricordi né identità, non gli batte più il cuore e non sente il sapore dei cibi, ma nutre molti sogni. La sua capacità di comunicare col mondo è ridotta a poche, stentate sillabe, ma dentro di lui sopravvive un intero universo di emozioni. Un universo pieno di stupore, di nostalgia. Un giorno, mentre ne divora il cervello, R assaggia i ricordi di un ragazzo. Di lì a poco, per lui cambierà ogni cosa; intreccia una relazione con la ragazza della sua vittima, Julie, e sarà per lui un'esplosione di colori nei paesaggio grigio e monotono che lo circonda. Perché l'amore per lei lo trasformerà in un uomo (e in un morto) diverso, più combattivo e consapevole. Di qui avrà inizio una guerra feroce contro i suoi compagni d'un tempo, e una rinascita, le cui conseguenze saranno del tutto inimmaginabili... Divertente, dark, forte di una scrittura acuminata e intelligente, “Warm Bodies” esplora cosa accade quando il freddo cuore di uno zombie viene tentato dal calore dell'amore umano.

Recensione
R è uno zombie; tecnicamente è morto, in realtà è ancora in grado ci camminare, mangiare (carne umana) e, a differenza della maggior parte dei suoi simili, addirittura di articolare qualche parola. Le sue giornate sono monotone, vive in una comunità zombie all'interno di un vecchio aeroporto e la sua abitazione personale è un vecchio aereo in cui ha raccolto vari souvenir, presi durante le incursioni in città a caccia. Chiaramente il procurarsi il cibo è l'unica cosa che movimenti un pò la massa di cadaveri biascicanti; spesso partono infatti delle vere e proprie comitive che, molto lentamente, raggiungono la città alla ricerca di persone di cui potersi nutrire, sperando di riuscire a mettere le mani sul cervello. Perchè attraverso esso gli zombie rivivono i momenti più importanti della vita della vittima; durante un'incursione R uccide Perry e, assaporandone il cervello rivive i suoi momenti con Julie, una ragazza bellissima che in quel momento si trova proprio di fronte a lui. Guardandola negli occhi, R decide di salvarla dai suoi compagni zombie coprendola col suo sangue e portandola all'aeroporto; più i giorni passano, più R sente nascere dentro di sè la parvenza di un sentimento nei confronti della ragazza, e quando gli altri zombie scopriranno che non è una di loro, lui sarà pronto ad abbandonare la sicurezza della comunità pur di continuare a stare con lei..
Mi è piaciuto tantissimo questo libro; leggere di questo zombie che, lentamente, riesce a ritrovare la sua umanità è davvero entusiasmante. L'autore ha descritto con molto realismo (per quanto sia possibile parlarne per uno zombie xD) la lotta che strugge R, vorrebbe cambiare, vorrebbe essere vivo per stare con Julie e proteggerla, ma come può una ragazza umana stare con uno zombie? Diciamo che la storia sviluppa due tematiche: da una parte il desiderio di cambiare di R e dall'altra la sua storia con Julie; praticamente è come se fossero due libri fusi insieme :) 
Unica nota leggermente negativa, l'idea dello Stadio come rifugio per gli umani: è un'idea già vista nella Genesi di Shannara di Brooks, è molto molto simile, non so se l'autore abbia preso spunto da lì o se sia una coincidenza..

Bel libro, lo consiglio a chi vuole leggere una storia di zombie ma non vuole troppi spargimenti di sangue e a chi adoro le storie d'amore impossibili :)

Fra

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